Terrorage «Lobotomy» (2013)

Terrorage «Lobotomy» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
20.03.2013

Band:
Terrorage

Titolo:
Lobotomy

Nazione:
Italia

Formazione:
Adriano :: Vocals
Vincenzo Frisella :: Guitars
Peppe Musso :: Guitars
Andrea Scalia :: Bass
Marco Punzo :: Drums

Genere:
Death Metal / Hardcore / Groove

Durata:
24' 56"

Formato:
CD

Data di Uscita:
28.01.2013

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Eccoci ai Terrorage, siciliani e incazzati quanto basta per generare un EP fatto di odio e di cieca violenza in salsa Deathcore “USA style”. Di fatti i nostri riescono a barcamenarsi sufficientemente bene tra i massicci ritmi più lenti e cadenzati dell’Hardcore e la tecnica del Death Metal più moderno per un risultato piuttosto apprezzabile, ancora livellabile certamente e in certi tratti ancora troppo ingenuo ma di certo l’EP conta brani assolutamente esenti da melodie, ritmici, rabbiosi e che contemplano frequenti cambi di tempo incentivati dal fatto che il quintetto di Palermo sa fare abbastanza bene il suo mestiere, non inventandosi assolutamente nulla ma probabilmente anche infischiandosi di tutto ciò visto che l’importante resta sempre e comunque la passione per ciò che si fa.
I Terrorage hanno ancora da migliorare molto se intendono distinguersi dalla già enorme e brulicante scena underground italiana ma sulle basi che hanno creato, a quanto pare, c’è veramente poco da confutare: pesanti, abbastanza precisi (specie nelle parti più rallentate, ovvero la loro forza principale a mio parere) e con le idee chiare. A dirla tutta si intuiscono anche possibili ascolti della formazione; probabilmente ai Terrorage piacciono da morire le band del Death Metal-East Coast altrimenti brani come “Purification Through Violence” o “Dead Man Working” non si spiegherebbero facilmente.
Se posso azzardare un consiglio, lavorerei un po’ sulla stesura e sull’esecuzione delle voci, forse un po’ troppo piatte rispetto a tutto il resto ma si tratta di piccoli angoli smussabili e quindi nulla che mi faccia cambiare la mia già buona idea sui Terrorage.
C’è del lavoro da fare ovviamente ma come presentazione discografica più professionale direi che non ci si può lamentare.