Krieg / Gravecode Nebula «Split 7" EP» (2011)
Krieg / Gravecode Nebula
Titolo:
Split 7" EP
Nazione:
Italia / U.s.a.
Formazione:
Krieg:
Gionata Potenti: drums
N Imperial: vocals
Jospeph Van Fossen: guitar
Wrest: bass
Esoterica: guitar
Hel: bass
Dyingnysus: guitar, effects
The Zodiac: vocals, drums Lupericus Infernale: keyboards, effects
Gliese 581: guitar
Genere:
Black / Doom
Durata:
10' 43"
Formato:
CD
Recensione
Split album vecchia maniera, vale a dire in formato vinile 7”, un brano per lato, tra un nome piuttosto consolidato e un gruppo piuttosto recente. 500 copie disponibili, di cui, nel momento in cui sto scrivendo queste parole, ne restano soltanto 10.
Aprono i neri cancelli di questo dischetto in vinile i Gravecode Nebula, questa sembra essere la loro prima pubblicazione. Si tratta di un complesso di cinque soggetti (comunque vicini ai compagni di split, Krieg) dediti ad un black metal occulto, ma più che altro molto rozzo, dalla registrazione casalinga; quasi punk in certi frangenti, nella sezione ritmica ad esempio, salvo alcuni interventi che si muovono tra un black metal non troppo maligno e un doom non troppo lento. Difficile considerare un intero gruppo da un'unica traccia di sette minuti, ma ci sono ottimi spunti: la doppia voce black e death alternata è utilizzata efficacemente ed è piuttosto evocativa; interessanti anche alcuni effetti di tetro gusto psichedelico, ma resta comunque poco per dire una parola definitiva.
Il lato B è invece occupato da Krieg, progetto nelle mani di Imperial N, da quasi vent'anni, coadiuvato da personale rodato. La sua traccia, è niente meno che una cover dei Flipper, band noise new wave americana dei primi anni 80. Si sviluppa (?) con un cadenzato incedere di batteria sotto a suoni spugnosi, ripetitivi, ma sconnessi di basso e chitarra; la voce è doppiata, una classicamente black, l'altra alzata di pitch, come fosse la voce di un bambino, ma distorta; un trucchetto usuale dei Flipper. Una riproposizione piuttosto simile all'originale. Ho amato molto i Flipper, ma in anni non avrei mai pensato che avrebbero potuto aver a che fare qualcosa col black metal. Un tentativo parzialmente riuscito: suona macabro e parossistico, ma certo è smorzata dal punto di vista, diciamo, spirituale; i Flipper erano incredibilmente concreti ed urbani.
Track by Track
- Midas 65
- Life Is Cheap 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
61Recensione di June » pubblicata il 26.03.2013. Articolo letto 998 volte.
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