Bacchus Baracus «Tales of Worries, Woes & Whatever» (2013)

Bacchus Baracus «Tales Of Worries, Woes & Whatever» | MetalWave.it Recensioni Autore:
V-Rhyme »

 

Recensione Pubblicata il:
01.04.2013

 

Visualizzazioni:
759

 

Band:
Bacchus Baracus
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Titolo:
Tales of Worries, Woes & Whatever

 

Nazione:
Scozia

 

Formazione:
Daugy - Bass
Gaz. A. Riff - Guitar, theremin, pedals and backing vocals
Aye M. Dee - Guitar, pedals, moog and backing vocals
Q. Ball - Drums, vocals.

 

Genere:
Stoner Rock

 

Durata:
46' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.04.2013

 

Etichetta:
Wasted State Records
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Distribuzione:
Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Bacchus Baracus sono una band Stoner Metal proveniente da Glasgow, Scozia. Il loro primo album in studio, "Tales of Worries, Woes and Whatever" verrà rilasciato sotto l'etichetta discografica "Wasted State Records". Il gruppo propone dunque uno Stoner Metal classico, con qualche influenza doom e sludge (di stampo Mastodon), molto chiare specialmente nell’ultima traccia dell’album, ovvero “Sweet Smell”, una lunga suite di circa 14 minuti, in cui si alternano momenti più pesanti e sludge a momenti più soft e particolarmente limpidi. “Sweet Smell” rappresenta certamente l’apice di questo album.
Andando ad analizzare le altre tracce, non vi sono elementi in sé per sé originalissimi, in quanto la band ripropone comunque un sound molto noto ed usato da band quali Sleep, Mastodon (la quale influenza si risente molto, come detto in precedenza) e in parte anche gruppi storici in campo, quali Kyuss, tra i pionieri dello stoner: infatti il primo brano “Yo Wanna Deal” è caratterizzato da un riff tagliente accompagnato da una voce di stampo prettamente sludge (a tale proposito è degna di nota la prestazione vocale del cantante, che esegue un ottimo scream, mantenuto stabile in maniera eccezionale).
Il resto dell’album non ha bisogno di commenti: mediocre nel complesso. Lo stile è classico Stoner, non presentando elementi di particolare interesse, in quanto ormai noti e ben diffusi.
Riepilogando: l’ascolto è caldamente consigliato agli amanti del genere, che cercano comunque qualcosa di grezzo, tradizionale, cattivo e grintoso, senza badare ad ulteriori elementi. Per chi cerca qualcosa di più originale non c’è molto da dire, se non riprendere ciò che è stato detto in precedenza, consigliando così l’ascolto della suite, sicuramente il momento più interessante e saliente di questo album.

Track by Track
  1. Yo Wanna Deal 75
  2. Memo 65
  3. Man Of The North 65
  4. Mammoth 60
  5. Love Is A Prison 65
  6. No Name 60
  7. Fuck Knows Man 60
  8. Sweet Smell 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di V-Rhyme » pubblicata il 01.04.2013. Articolo letto 759 volte.

 

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