Dead Lord «Goodbye Repentance» (2013)
Recensione
Con chiari riferimenti ai Thin Lizzy, e certamente un pizzico di devozione, gli svedesi Dead Lord ci presentano otto tracce di hard rock old style ben suonato, ben scritto e prodotto con un gustoso sound anni ‘70 in uno studio irlandese (poteva essere altrimenti?): di sicuro non è una band in linea con gli standard scandinavi a cui siamo abituati quando arriva un album ad una webzine che tratta musica principalmente metal, ma di certo sono una sorpresa positiva.
È subito evidente, già dal primo ascolto, il gran lavoro sinergico alle rispettive sei corde del singer Hakim Krim e del chitarrista Olle Hedenstrom che si rincorrono e si intrecciano per buona parte di ogni traccia disegnando linee melodiche di grande impatto (e se siete fan dei Thin Lizzy noterete qualche “tributo” sparso qua e la), i due si dilettano in assoli prevalentemente lineari e potenti, semplici e rocciosi, senza fronzoli né orpelli e proprio per questo efficaci e piacevoli. Ottime le linee di basso sempre presenti e trascinanti, a cui viene dato il giusto spazio, e che creano, insieme alla batteria di Adam Lindmark, una sezione ritmica coinvolgente e dinamica puramente settantiana.
Il timbro di Krim, artefatto (o meglio, ispirato) o naturale che sia, con il giusto colore, calza a pennello al genere proposto, senza appesantire, rendendo il tutto omogeneo e incredibilmente fuori dal tempo.
Con una dose di energia in più sarebbe stato un disco ottimo.
Highlights di “Goodbye Repentance” sono sicuramente “Hammer to the Heart”, “Onkalo”, “Because of Spite” (dal groove più intenso) e l’appassionata “No More Excuses” (vera perla che inizia con un blues melodicissimo per poi esplodere in un corroborante vortice rock).
Piccolo chicca: sulla title track è stato lasciato volontariamente, come una sorta di addobbo vintage, un disturbo di fondo causato da una radio locale e catturato casualmente dal basso durante le registrazioni.
Fan dell’hard rock anni’70 e dei Thin Lizzy non ignorate questi giovani virgulti svedesi: ne resterete piacevolmente impressionati.
Track by Track
- Hank 75
- Hammer to the Heart 85
- Onkalo 85
- Goodbye Repentance 80
- Because of Spite 80
- Envying the Dead 75
- No More Excuses 90
- Ghost Town 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
78Recensione di Elbereth » pubblicata il 01.04.2013. Articolo letto 1100 volte.
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