Distorted World «Between The Strophes» (2012)
Recensione
Proviene da Mosca questo lavoro dei Distorted World, one man band creata da Ivan M., tastierista degli Anthracitic Moths, che ci propone “Between the strophes” come un cd di musica dark/electro goth con la presenza di parti sinfoniche.
Sinceramente in questo platter non trovo assolutamente nulla né di dark né tanto meno di gothic e sono convinto che le parti sinfoniche le abbia sentite solo l’autore; ci troviamo infatti dinnanzi ad un lavoro che prende spunto dall’industrial elettronico più classico con qualche influenza EBM qua e là.
Navigando sull’onda del successo di svariate band industrial tedesche le cui note imperversano in numerose discoteche, anche del nostro paese, i Distorted World decidono di campionare questo cd che dovrebbe far venir voglia all’ascoltatore di ballare. Purtroppo lo scopo non viene raggiunto a causa di alcuni evidenti limiti della musica in questione; partiamo dal presupposto che, non essendoci veri e propri strumenti all’interno della musica di Ivan M., ed essendo tutto composto tramite campionatori o software come “Fruit loop”, l’imperfezione non è nemmeno minimamente accettabile. In questo lavoro di imperfezioni ne troviamo davvero troppe, cominciando con una scelta di suoni non propriamente azzeccata: i sound risulta effettivamente cupo ma non riesce a convincere del tutto dal momento che stenta a sprigionare potenza, fattore essenziale in un genere come l’industrial. Troviamo di tanto in tanto anche delle cadute di ritmo che di certo non giovano al complessivo impatto del sound e che lasciano le orecchie dell’ascoltatore come in un momento di standby. La gradevolezza del lavoro di Ivan M. viene però notevolmente diminuita dalla presenza di un ritmo che non è né carne né pesce; in quasi tutti i brani infatti le bpm sono troppe per un sound electro goth e troppo poche per essere industrial con il risultato di relegare il sound in un limbo che non riesce a suscitare troppo interesse. Fanno eccezione brani come “Hexentanz” e “Devil worship”, le uniche due canzoni che riescono a trovare una giusta miscela di ritmo e melodia accompagnata da una linea vocale accattivante caratterizzata da una sorta di scream ben realizzato che ricorda da vicino band come Amduscia o Modulate.
Questo “Between the strophes” è quindi un lavoro abbastanza deludente che non riesce a spiccare in mezzo alle migliaia di cd industrial presenti nel mercato mondiale; per poter emergere è necessario creare qualcosa di quantomeno personale e originale; la vita di una band nel panorama elettronico è spesso molto breve e legata al singolo successo ballabile che viene messo nel dimenticatoio non appena viene pubblicato qualcosa di più accattivante. I Distorted World, al momento, non hanno le carte in regola per poterci regalare tale brano di successo.
Track by Track
- Intro S.V.
- Mysterious world 55
- Between the strophes 60
- Dream 45
- Hexentanz 70
- Boiler room 50
- Cursed herd 55
- Devil worship 65
- March of the rotting flesh 50
- Ruined kingdoms 55
- Outro -Birth of chaos 45
- Hexentanz(Kos Klimenko ultimate mix) 40
- Devil worship (Desmodus remix) 40
- ...Between the Strophes (Halflight mix by Freaky Mind) 60
- Hexentanz (Black freak remix) 65
- Devil worship (Type V Blood nukemix) 45
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 45
Giudizio Finale
53Recensione di FallenAngel » pubblicata il 14.04.2013. Articolo letto 1091 volte.
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