ZeroReset «Closed In A Box» (2013)

Zeroreset «Closed In A Box» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
23.04.2013

 

Visualizzazioni:
1235

 

Band:
ZeroReset
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Titolo:
Closed In A Box

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Albert Sardei - Vocals
Gianluca Orlando - Guitar
Eamnuele 'Emma' Cosso - Guitar
Mike Cauda – Bass
Alessandro 'Sart' Sartini - Synth, Keys
Emiliano ‘Master’ Olcese – Drums

 

Genere:
Rock / Crossover / Alternative

 

Durata:
48' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.01.2013

 

Etichetta:
Nadir Music
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Distribuzione:
Audioglobe
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Code7 Distribution
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Season of Mist Distribution
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Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion
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Recensione

Se ‘Closed In a Box’ fosse stato pubblicato 10 o 15 anni fa sarebbe diventato uno dei miei dischi adolescenziali preferiti senza ombra di dubbio. Rilasciarlo ora è una mossa coraggiosissima ma non esente da sciocche analisi del tutto non costruttive che potrebbero essere fatte da persone ferme sulla loro triste superficialità.
In ‘Closed In a Box’ c’è sicuramente molto di più di ciò che molti ascoltatori medi comprenderebbero: fermo restando che i Zero Reset non sono certo gli ultimi arrivati e che sugli strumenti ci sanno fare così come in fase di composizione posseggono delle ottime idee, va detto che questa oretta scarsa di album genera sensazionali momenti di alto godimento per tutti gli amanti delle sonorità dedite tanto ad un Alternative Rock più moderno che ad un Crossover vecchio stampo (e per “vecchio” intendo sound tipici di fine anni 90/inizi 2000 quindi nemmeno obsoleto).
Eclettici e sperimentali, i Zero Reset sono capaci di spiazzare davvero con la loro musica e a più riprese: vi consiglio di ascoltare la tonica ed energica “Escape” in cui ombre di Rage Against The Machine compaiono felici, le radiofoniche “Asteroids” e “Dirty Stains”, le intense ballad “Last Dance” e “Until The End Of Time” e le sperimentali e mature “Five Times”, “Madrid, Spain” e la stessa title-track.
Nonostante una opener leggermente inflazionata (“Cheapstars “) verrebbe da pensare che l’intero platter si strutturi in un modo simile ma invece ci si rende conto molto presto dell’enorme mole di varietà che “Closed In a Box” contiene stipata al suo interno, proprio come un box come da suggerimento del titolo, varietà che accontenta sinceramente un po’ tutti e mentre ci lasciamo immergere in atmosfere tanto concrete e groovy da un lato e melodiche e sognanti dall’altro, ci godiamo la voce di Albert Sarogi intenta in una continua e convincente espressività in toto.
L’intero lotto di brani, preso nel suo insieme, stuzzica in ogni momento donandoci un po’ di elettronica immessa egregiamente ma anche molti riff, discreta tecnica sullo strumento e molta passione e poco importa se questo genere di musica ha esplorato praticamente tutti i settori poiché c’è sempre qualcuno che riesce a stupire nonostante il passare del tempo.
Insomma. “Closed In a Box” riesce a suonare fresco e a non farci sentire che di acqua sotto i ponti ne è già passata un bel po’; come sempre chi ci sa fare non ha bisogno di dimostrare nulla. Gli Zero Reset valgono davvero molto come band.

Track by Track
  1. Cheapstars 60
  2. Escape 75
  3. Asteroids 75
  4. Dirty Stains 75
  5. Last Dance 75
  6. Madrid, Spain 75
  7. Face2Face 70
  8. The Only One 60
  9. Five Times 75
  10. Dark Pool 65
  11. Closed In a Box 75
  12. Until The End Of Time 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 23.04.2013. Articolo letto 1235 volte.

 

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