Edvian «2012» (2013)

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
26.04.2013

Band:
Edvian

Titolo:
2012

Nazione:
Russia

Formazione:
Alexey Serov :: Vocals
Victor Plitkin-Cherkasov :: Guitar
Ivan Nechaev :: Bass
Andrew Plitkin :: Drums

Genere:
Progressive Metal

Durata:
39' 4"

Formato:
CD

Data di Uscita:
20.12.2012

Etichetta:
Metal Scrap Records

Distribuzione:
Masterpiece Distribution

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Generalmente quando si concepiscono dei dischi Progressive Metal o Progressive in generale, uno dei parametri che si rispettano riguarda la qualità sonora con cui il tutto viene registrato, mixato, masterizzato e quindi prodotto per l’ascolto di un pubblico di appassionati o pseudo-tali. Se si viene meno a tutto ciò, anche considerando il disco in questione nell’ambito della prima (in)esperienza, difficilmente può essere apprezzato come qualcosa da tenere sotto stretta osservazione o, più in generale, considerazione.
Ecco l’esempio da non seguire: ‘2012’ dei russi Edvian, combo per l’appunto Progressive Metal, bravi tecnicamente, con buone idee e un coraggioso senso di innovazione che guarda all’elettronica ma con una qualità audio del tutto inaccettabile che ovviamente scaraventa in basso il mio giudizio sul disco.
Mai ascoltate tante compressioni in una batteria così come non ho mai ascoltato suoni di così pessima scelta, mixati non tenendo assolutamente conto di una saturazione insopportabile: livello di bassi terrificante e voci basse di volume anche se il cantato è davvero buono e ispirato (la ballad dolce e romantica “For the Sake of Love” parla chiaro).
Purtroppo gli aloni di Symphony X e groove preso qua e là non sono sufficienti per la riuscita di un buon disco, in “This is War” e nella stessa title-track non si capisce davvero niente e il tutto appare confusionario e disarticolato, le atmosfere di “Storm” sarebbero anche discrete ma la qualità distrugge inevitabilmente il tutto riducendo tutto “2012” al rango di demo registrata in cantina, quando in realtà le cose non stanno così.
Consiglio di rivedere il tutto, magari registrarlo da capo poiché in questo stato i fatti non promettono proprio nulla. Peccato.