Septekh «Apollonian Eyes» (2013)
Recensione
Gli svedesi Septekh giungono al loro secondo EP intitolato “Apollonian eyes” e distribuito dalla Abyss Records.
Il quartetto scandinavo ci propone un death metal tipicamente swedish con diverse influenze thrash metal old style; fin dalle prime note dell’opener “Apollonian eyes” ci troviamo di fronte ad una band che sa il fatto suo, dilaniandoci i timpani con un sound potente e diretto caratterizzato da riff di chitarra ultradistorti e da una sezione ritmica che alterna senza alcuna difficoltà momenti veloci e violenti a parti maggiormente cadenziate e riflessive.
Con “Burn it to the ground” la band sposta l’attenzione verso lidi maggiormente thrash grazie ad una linea vocale meno estrema e ad un sound più melodico pur non tralasciando la speizzante energia che caratterizza tutta la durata dell’EP.
Pur seguendo i principali dettami death, i nostri posseggono senza dubbio una personalità decisa e prorompente che si evidenzia sia nella fase del songwriting che per quel che concerne l’esecuzione che descriverei quasi impeccabile e senza particolari cadute di stile.
Sia chiaro, i Septekh non hanno inventato nulla, ma nonostante questo la loro musica suona “fresca” alle nostre orecchie e non riesce a scadere nella noi anche dopo numerosi ascolti consecutivi. L’unico vero difetto che riesco a trovare a questo lavoro è la registrazione che di certo non brilla per pulizia dei suoni ed ha la pecca di avere i livelli dei volumi dei vari strumenti non proprio missati alla perfezione, facendo così emergere, in alcuni frangenti, il suono di un basso decisamente troppo potente.
Questo “Apollonian eyes” è quindi un ottimo lavoro che conferma la validità del combo svedese sotto tutti gli aspetti; è vero che meno di 20 minuti sono davvero pochi per comprendere appieno una band, ma, in questo caso, riusciamo comunque ad avere un quadro abbastanza completo delle capacità del quartetto.
Consiglio vivamente questo lavoro a tutti gli amanti del metal, in attesa del primo full-lenght, che immagino non tarderà troppo ad arrivare.
Track by Track
- Apollonian eyes 80
- Burn it to the ground 90
- Cursing the skies 75
- Vlad tepes 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
81Recensione di FallenAngel » pubblicata il 17.05.2013. Articolo letto 946 volte.
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