Nahar «The Strange Inconvenience» (2013)

Nahar «The Strange Inconvenience» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.07.2013

 

Visualizzazioni:
857

 

Band:
Nahar
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Titolo:
The Strange Inconvenience

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Shaddar.V.H :: Guitars, Bass, Drums
Sorghal :: Vocals

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
47' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Avantgarde Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo il discreto successo ricevuto nell’ambiente underground dai francesi Nahar con “La fascination du pire”, la band rilascia il suo secondo album che propone 4 canzoni + intermezzo + outro di ciò che viene, a ragione, definito Doom Black Metal. E tale definizione mi risulta decisamente azzeccata, visto che in effetti qui ci troviamo di fronte a un black metal che ha poco a che vedere con lo sludge, ma che nondimeno manifesta pochi punti in comune con il depressive per la maggiore direzionalità dell’album. Il songwriting della band direi che va piuttosto paragonato ai gruppi precursori di questo genere, come Dolorian, Skepticism, Thergothron, Paramecium etc. Tutto questo è proposto in questo nuovo “The strange inconveniente”, che propone 47 minuti e mezzo di musica.
Il risultato? Abbastanza riuscito. Il cd è ben composto, curato e fatto con cura e meticolosità, ma una serie di piccoli fattori rendono l’album non brutto, ma non trionfante. Partirei anzitutto dalla qualità sonora, ben fatta ma forse troppo secca, poco adatta a generare atmosfera, poi direi che la band, pur se capace di ottime intuizioni musicali (eccellente l’attacco stile ultimi Dolorian di “Purifying negativity”), probabilmente punta poco su dei moods veramente ossessivi e sente il bisogno di spaziare parecchio all’interno dei brani, rendendo le canzoni buone ma forse meno morbose, meno dotate di quel feeling di malessere che ci serve. Un ottimo esempio di questo è dato da “Pessimist”, una canzone con dei moods parecchio profondi e massivi, ma si ha l’impressione che il brano si muova in tante direzioni senza averne una precisa. A controbilanciare questa canzone ci pensa la successiva (e migliore di tutte) “An atavistic manner”, splendida e tumultuosa.
Insomma: non un disco da incorniciare, ma comunque un buon album, capace di ammaliare chi apprezza le atmosfere grigie e crepuscolari piuttosto che farsi apprezzare da chi, come me, preferisce moods ossessivi e pestilenziali. Al di là di questa semplice considerazione personale, direi che comunque il cd è tranquillamente riuscito e consigliabile ai fans di queste sonorità.

Track by Track
  1. Grey Concrete... Comfort 70
  2. Puryfing Negativity 75
  3. D.M.T. 65
  4. Pessimist 60
  5. An Atavistic Manner 75
  6. Eléctric Equinox 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 02.07.2013. Articolo letto 857 volte.

 

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