Recensione

Capita spesso che una casa discografica interessata nella scena underground locale decida di promuovere e distribuire una compilation che comprenda le migliori band metal emergenti. La Pitch Black Records ci propone quindi questo “Bloodbrothers II”, che comprende una selezione di gruppi metal provenenti dall’isola di Cipro.
Il platter ci offre una panoramica abbastanza completa del panorama metal cipriota, da cui si evince che le sue band prendono spunto principalmente da un metal sound di fattura europea; 18 tracce che dimostrano l’indubbio valore della musica suonata a Cipro che non mancano di far passare all’ascoltatore più di un’ora di piacevoli riff e momenti sinfonici di tutto rispetto.
Tra tutte le band presenti nel full-lenght svettano soprattutto quelle che si cimentano in un power metal sinfonico di chiaro stampo nord europeo, come gli Arrayan Path o i Winter’s Verge che riescono a creare atmosfere epiche grazie ad un sapiente utilizzo delle tastiere e di cori polifonici di grande impatto che riescono a trasportare l’ascoltatore verso lidi fantastici senza annoiare con eccessive banalità.
Troviamo anche i R.U.S.T. e i Serpent Teeth che con i loro riff di stile squisitamente maideniano ci riportano indietro di una ventina d’anni quando le sonorità nwobhm imperversavano nel mercato europeo; una sorta di amarcord di piacevole fattura che però, alla fine, ci lascia un po’ di amaro in bocca a causa della scarsa personalità e dalle linee vocali non proprio azzeccate.
Di contro, nella compilation, possiamo ascoltare anche alcune band che non riescono a convincere appieno e che appartengono principalmente al filone alternative; è questo il caso dei Die Witzelsuchts e degli Zoner a causa del loro sound davvero troppo scostante e dal ritmo altalenante che stenta, in alcuni frangenti, a mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore.
Questo “Bloodbrothers II – A compilation of recordings by rock and metal bands from Cyprus” ci consegna una complete panoramica dell’underground musicale locale. Al suo interno troviamo sicuramente una passion smisurata perl la musica da parte di tutte le band, con la presenza di proposte decisamente interessanti ma anche gruppi di scarso spessore e dal sound un po’ approssimativo. Il platter è nel complesso più che sufficiente e ne consiglio l’ascolto a coloro che sono curiosi di ascoltare nuove band altrimenti difficili da sentire attraverso altri canali.

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