Astrea «Phoenix Symphony» (2012)

Astrea «Phoenix Symphony» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
13.08.2013

 

Visualizzazioni:
849

 

Band:
Astrea
[MetalWave] Invia una email a Astrea

 

Titolo:
Phoenix Symphony

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessia Alongi :: vocals
Nicola Loseto :: guitar
Claudio Signorile :: bass
Rha Stranges :: drums, keyboard, programming

 

Genere:
Extreme Rock

 

Durata:
25' 53"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sebbene non molto noti, gli Astrea nascono ben undici anni or sono per volontà del batterista Rha Stranges (all’epoca anche chitarrista) e con una formazione diversa da quella attuale tranne che per la presenza costante del bassiste Claudio Signorile. Negli anni il quartetto ha collezionato diversi singoli e demo fino a giungere a questo EP chiamato ‘Phoenix Symphony’ che si presenta qualitativamente bene per ciò che concerne la stesura dei pezzi e l’esecuzione in generale.
Piuttosto inclini a fare le cose per bene, gli Astrea dirigono il loro sguardo non tanto verso l’Heavy Metal in generale ma ad un crossover molto particolare che ammette sì il Metal ma che si lascia influenzare moltissimo dall’elettronica (‘Modern Hallucination’) e da forti dosi di atmosfera (‘On the wings of the wind’ dove per altro la bella voce della singer Alessia Alongi raggiunge una qualità davvero eccellente).
C’è da dire che il disco, benché piccolo, è anche molto intenso e variegato. Non una sola volta ho trovato un brano che ne richiama un altro oppure fastidiosi derivazioni, tutt’altro davvero nonostante la forte intesa verso un modo di costruire brani a la Lacuna Coil come in ‘Adrenaline’, probabilmente il pezzo più acceso e con riff di chitarra più massicci.
L’eterea ed acustica ‘Crystal Eyes’ chiude l’EP ma, come volevasi dimostrare, un tributo a ciò che molto ispira gli Astrea ci voleva ed ecco la cover finale di ‘Swamped’ dei sopracitati Lacuna Coil in questa occasione suonata e cantata praticamente identica all’originale; l’unica differenza sostanziale è l’ovvia assenza di un secondo singer, mancanza sopperita in modo efficace dalla stessa voce della Alongi che in questa sede pare trovarsi in perfetto agio e in splendida forma. ‘Swamped’ degli Astrea mi ha lasciato davvero buone vibrazioni poiché mostra una band che ci sa fare anche in momenti di cover poiché lavora moltissimo sui suoni.
Ancora una volta i nostri hanno creato del buon materiale ma forse sarà ora di un full-length.

Track by Track
  1. Modern Hallucination 70
  2. Phoenix Symphony 70
  3. Fly Far Away 70
  4. On the wings of the wind 75
  5. Adrenaline 70
  6. Crystal Eyes 70
  7. Swamped (Lacuna Coil Cover) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 13.08.2013. Articolo letto 849 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.