Recensione

Terzo album e terzo centro secco per i finlandesi Sacrilegious Impalement, una band che conosco sin dagli esordi e che propone 8 tracce più outro in 45 minuti e mezzo di un black metal potente e feroce.
Come anche nei loro dischi precedenti, la parte del mattatore la fa Von Bastard, chitarrista caratterizzato dall’avere uno stile che alterna momenti aggressivi e massicci nelle parti veloci, supportato anche da una sezione ritmica abilissima, ad altri momenti più introspettivi, ombrosi e oscuri, anche se tumultuosi e raramente statici, poco inclini alla melodia e cromati di un feeling old school che aggiunge robustezza ai brani, anche se in questa occasione lo stile old school metal è un po’ più contenuto e evidente più che altro nella sporca e rockeggiante “Behead the infants of god”.
Detto questo, i SI non deludono alcuna aspettativa e ci regalano un altro capolavoro, con brani come l’eccellente “Angel Graves”, dove oltre allo stile proprio compaiono anche tracce di Aosoth e Necrophobic, come “Scars for Scarred ones”, livida e acre e con una parte finale da brividi, che non teme un confronto con l’iconico “Casus Luciferi” dei Watain, anche se a dir la verità i migliori brani qui contenuti sono senz’altro dati da “Down for the grim lord”, dotata di una linea melodica chitarristica alla fine da incorniciare e che per me costituisce il nuovo inno da live della band, e da “Through punishing gates”, movimentata all’inizio, controllata al centro e veloce alla fine, con una esplosione che trasuda pazzia da tutti i pori. Poco da dire: dalla prima canzone alla sesta compresa questo disco non sbaglia neanche un colpo, e anche la parte finale convince. Come ho già detto per una vecchia recensione loro su un’altra webzine, il cd (come i precedenti) è da comprare a scatola chiusa. Questa band ci sa fare, ha classe, potenza, stile e personalità. Gli amanti del Black Metal e magari anche qualche amante dell’old school dovrebbero dare quantomeno una chance a questo disco. Per me i Sacrilegious Impalement, dopo essere stati la miglior sorpresa in ambito europeo, ora sono la conferma e si possono tranquillamente mettere tra i grandi nomi del Black Metal Finlandese. Lo ripeto: disco da comprare senza indugio. E ora scusate ma vado a sentirlo da capo!

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