Violent Eve «Exile» (2013)

Violent Eve «Exile» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
11.09.2013

Band:
Violent Eve

Titolo:
Exile

Nazione:
Spagna

Formazione:
J. Jurado :: Vocals
Diego Lopez :: Guitars
David Ramos :: Guitars
Ani Fernandez :: Bass
Edu Brenes :: Drums

Genere:
Death Metal

Durata:
41' 38"

Formato:
CD

Data di Uscita:
19.04.2013

Etichetta:
Noisehead Records

Distribuzione:
STF Records

Rebeat Digital

Agenzia di Promozione:
Wildhorizon Media

Recensione

‘Exile’ è il secondo capitolo discografico dei madrileni Violent Eve, i quali dopo un primo debut chiamato ‘Eleven Reasons to Kill’ decidono di rifarsi vivi tentando di appesantire ulteriormente la loro sonorità puntando tutto sull’attitudine piuttosto modaiola delle atmosfere groovy/melodico che circola ormai da anni.
Ai Violent Eve piace invece mantenersi saldi anche ad una sorta di Melodic Death statunitense incentivato quindi da ritmiche e controtempi, il piede mai troppo posizionato sull’acceleratore e purtroppo tante, tantissime occasioni sprecate.
Cos’ha che non va questo “Exile”? Sostanzialmente nulla: se avessero puntato su una produzione migliore forse avrebbero suonato in modo più cristallino riff di chitarre downtuned e avremmo apprezzato meglio i medio-alti ma in mancanza di questo possiamo di certo “accontentarci” della grande precisione sulla quale si poggia l’intero “Exile”, precisione a volte portata in modo troppo chirurgico ma mai che risulta finto. Nonostante il valore commerciale del disco resti invariato, personalmente sento di dovermi lamentare per il fatto di aver trovato qua e là dei fastidiosi filler costituiti da idee abusate e nauseanti alle lunghe ma anche brani che sarebbero potuti essere davvero discreti e, ahimè, rovinati dall’inserto di melodie del tutto sdolcinate e fuori logo (‘Walking To Nowhere’ prima tra tutte). Ciò che non mi spiego è come tanta tecnica dietro le pelli, alle corde e con delle vocals di tutto rispetto debbano essere frenati in questo modo ma le mie elucubrazioni lasciano il tempo che trovano. Una scena che apprezza questo genere di dischi c’è comunque.
Non particolarmente interessante in definitiva quindi nulla per cui valga la pena uscire e raggiungere il primo negozio di dischi colmi di ansia da pre-ascolto tuttavia posso consigliarlo ai soli amanti del genere ai quali non interessa chissà quale livello qualitativo.