Deathbreed «Your Stigmata» (2012)
Recensione
EP per i debuttanti svedesi Deathbreed. Con questo piccolo “Your Stigmata” intendono iniziare una carriera fatta di Death Metal, chitarroni ribassati, voci gravi e adirate e drumming pesantissimo. Ciò sarebbe anche una mossa del tutto degna di rispetto se si riuscisse a capire (loro in primis) quale strada intendano prendere. Dopo un intro che francamente ho trovato fuori luogo il piccolo disco inizia con un brano (‘Stigmata’) che non lascia intravedere grandi potenzialità, sicuramente preciso e suonato bene (e prodotto meglio) ma senza mordente. La successiva ‘Hivemind’ sembra calibrare meglio il tiro con una violenza che inizia farsi sentire mediante blast beats e vocals più dinamiche e così si prosegue con la migliore ‘Final Holocaust’, sicuramente il pezzo più ispirato del lotto assieme alla conclusiva ‘Pripyat’ nella quale finalmente si intuisce il valore intrinseco di un lavoro duro in sala prove ma ciò che perdura fastidiosamente in mente è questa paura di svoltare verso qualcosa di più adatto, segno che forse i Nostri dovrebbero rivedere maggiormente le priorità e stabilire un percorso ideale fermo restando che la prerogativa di essersi discostati dal metal melodico proprio delle loro parti l’ho trovata quantomeno consolante. Purtroppo non basta una ottima produzione per convincere quindi di strada da fare ce n’è ancora moltissima.
Track by Track
- Prelude 40
- Stigmata 50
- Hivemind 55
- Final Holocaust 70
- Pripyat 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
58Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 11.09.2013. Articolo letto 965 volte.
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