Buioingola «Dopo l'Apnea» (2013)

Buioingola «Dopo L'apnea» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
02.11.2013

 

Visualizzazioni:
1408

 

Band:
Buioingola
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Titolo:
Dopo l'Apnea

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Diego Chuhan – Vocals, Guitars
Alessio Tozzini - Bass
Thomas Gianardi – Drums, Samples

 

Genere:
Sludge / Drone / Neocrust

 

Durata:
35' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.10.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In sei anni passati che recensisco dischi per Metalwave difficilmente mi è capitato di incontrare un album che fa della disperazione più intima e abissale il suo baluardo per costruire musica e quella dei Buioingola vi assicuro che merita davvero pur non essendo passata per una produzione chissà quanto qualitativamente alta ma in certi casi poco importa. Ciò che conta sono le emozioni.
‘Dopo l’Apnea’ non è un disco facile, per niente. E’ ispirato ai massimi livelli, è atmosferico, è triste, disperato, buio, inconsolabile e quasi completamente uggioso, ideale per giornate o notti invernali da passare con la cuffia a fissare un tramonto o della pioggia che batte sul vetro della finestra.
Si tratta di un perfetto connubio tra la filosofia tipicamente crust, Black Metal, Doom, Drone, Sludge e squisiti piccoli inserti elecro/noise che posso considerare la ciliegina sulla torta di un’opera che si lascia ispirare da scene musicali tra le più disparate e da dischi neri e impenetrabili che non starò certo qui a riepilogare per rovinarvi la sorpresa: qualora intendiate fare quest’esperienza, a mio parere, è bene che entriate nel gioco preparati quanto basta per uscire da questi 35 minuti che paiono un’ora (e in positivo!) ma anche abbastanza incuriositi da non immaginare cosa può scatenarsi contro di voi facendovi restare piacevolmente confusi.
Pezzi come la lunga e variegata ‘Oceano’ oppure la bella e dannata ‘Rigurgito’ sono devastanti da ogni punto di vista, non tanto per la loro violenza sonora con muri di basse frequenze praticamente ovunque e riff dalla non esatta chiarezza (è affascinante anche per questo) ma soprattutto per le ambientazioni negative e crepuscolari che aleggiano ovunque.
Un disco ben pensato, ben costruito e ben suonato ma soprattutto un’opera che riesce a brillare di una luce volutamente contaminata dalle fiamme dell’inferno. Da prendere seriamente in considerazione; debutti così intensi sono molto rari, credetemi.

Track by Track
  1. Persevero 80
  2. A Mani Vuote 80
  3. Candida 85
  4. Rigurgito 90
  5. Oceano 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 02.11.2013. Articolo letto 1408 volte.

 

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