DragonhammeR «The X Experiment» (2013)

Dragonhammer «The X Experiment» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
03.12.2013

 

Visualizzazioni:
2483

 

Band:
DragonhammeR
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Titolo:
The X Experiment

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Max Aguzzi - Lead Guitar and Voice
Gae Amodio - Bass Guitar
Giuseppe De Paolo - Lead Guitar
Giulio Cattivera - Keyboards

 

Genere:
Progressive Power Metal

 

Durata:
45' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.12.2013

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

L'alba del power metal, negli anni 80, portava in primo piano una serie di gruppi concentrati su un suono estremamente corposo e ricco di enfasi, ritornelli melodici e memorabili; sempre nella stessa decade “qualcuno” spinse ancora di più verso la melodia, ma senza perdere in mordente, anche su brani piuttosto articolati. Negli anni 90, in mezzo alla bolgia di gruppi alternativi il genere ha saputo donarsi una seconda giovinezza, con una dose maggiore di tecnicismo e incorporando in sé, con grande naturalezza, anche elementi progressive, con le tastiere che spalleggiavano in primo piano con chitarre e terremoti ritmici. Con il passare degli anni, questo strumento (la tastiera, appunto), sempre più moderno ha cominciato ad essere più importante di ogni altro, con massicce presenze di orchestrazioni e anche di parti puramente elettroniche (ad esempio gli ampollosi arpeggiatori); e lì si è un po' adagiato, perdendo quel punto accattivante, in favore di una pomposità tutto sommato inedita. Difficile oggi incappare in un gruppo power che non flirti con una dose talvolta eccessiva di suoni sintetizzati. Nel caso di questa recensione, i Dragonhammer si collocano ad una via di mezzo, e mi spiego. L'enfasi e l'epicità dei brani sono in assoluto la peculiarità più evidente delle composizioni, ma per lo meno, non sono così esageratamente sintetiche e cinematografiche. Emergono comunque su ogni altro aspetto: la melodia super di gran lunga il metal, e anche la produzione dei suoni sacrifica l'irruenza della sezione ritmica e delle chitarre in favore di una dettagliata pulizia sonora. Da buon metallaro della vecchia scuola resto un po' interdetto, ma non voglio crocifiggere questo album, perché ha comunque diversi momenti d'interesse, non mi pongo in totale contrasto con l'utilizzo delle tastiere e della melodia. Per capirci meglio su cosa ascolterete (non che non possiate semplicemente sentirne dei brani su You Tube...) immaginate una versione molto meno teatrale dei Rhapsody Of Fire, con una maggiore propensione all'hard rock (anche in termini vocali) non troppo lontano dai migliori Savatage, con qualche capatina verso gli Stratovarius d'epoca. Queste sono sicuramente delle dinamiche di grande interesse, che si possono ascoltare ad esempio nell'enigmatica title track e in “Escape” dove le tastiere hanno un carattere molto personale, e le tracce hanno un andamento generale particolarmente avvincente. Per appassionati.

Track by Track
  1. It's Begninning 60
  2. The End Of The World 60
  3. Seek In The Ice 70
  4. The X Experiment 70
  5. Escape 70
  6. My Destiny 65
  7. The Others 65
  8. Follow Your Star 70
  9. Last Solution 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di June » pubblicata il 03.12.2013. Articolo letto 2483 volte.

 

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