Mothercare «Traumaturgic» (2005)

Mothercare «Traumaturgic» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Cynicalsphere »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2462

 

Band:
Mothercare
[MetalWave] Invia una email a Mothercare [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mothercare [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mothercare [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Mothercare

 

Titolo:
Traumaturgic

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Guillermo Gonzales - vocals
Mirko Nosari - guitars
Rudy Zantedeschi - bass
Marco Piran - drums
Mauro Zavattieri - percussions

 

Genere:

 

Durata:
40' 12"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Everyone who burns has to learn from the pain”. Questo in breve il concetto base di un album, che già dai suoi primi giri in piastra colpisce duro come un macigno, lasciando indelebile nell’animo di chi lo ascolta un inquietante, inusuale, ma quanto mai opportuno interrogativo: il trauma, inteso come risultato delle nostre esperienze negative, può davvero essere la cura al dolore stesso? Non flagellatevi troppo l’anima in inutili ricerche, la risposta risiede all’interno di “Traumaturgic” e nei dieci brani che ne compongono la track-list. Quaranta minuti per testare la capacità taumaturgica del senso di angoscia trapelante dalle strazianti voci di Guillermo Gonzales e dalla violenza ferina del sound malato e corrosivo, marchiato a fuoco Mothercare. Porterà a buoni frutti questa terapia? Soltanto il futuro potrà dircelo. Per il momento, restiamo consapevoli di aver di fronte una certezza. Ovvero, una band ormai sicura dei propri mezzi, arrivata al traguardo dei dieci anni di carriera con un disco maturo, solido in fatto di idee e d’arrangiamenti, forse meno immediato e brutale del precedente “Breathing Instructions”, ma pur sempre rabbioso e dirompente, come fin dalle sue origini vuole la tradizione del combo veronese.
Due anni fa ricevevamo istruzioni per “respirare” le morbose melodie del five-piece veneto. Con la opening-track di questo nuovo capitolo, “Apnea”, ci immergiamo ancora di più in un universo popolato da riff capaci di fondere magistralmente tecnica ed aggressività e da un groove estremamente claustrofobico, dinamico e mai banale. Merito anche di un’azzeccata combinazione batteria/percussioni (qui risaltata ancor di più dalla fluida ed ottima produzione dei Tobacco Road Studios), che sta pian piano diventando un vero e proprio marchio di fabbrica per Gonzales e soci. Ma non solo. A questi ragazzi piace osare ed andare oltre gli schemi, alla ricerca di soluzioni sempre nuove per un sound che comunque mantiene fede alla natia attitudine death/hard-core: vedi la rocciosa “Kurokiroku” e la “Breed to Breath” di Napalm Death-iana memoria. Avviso agli scettici: se abbia ancora un senso parlare di sperimentazione nel 2005, chiedetevelo dopo aver ascoltato “Learn to Die Slowly” e “Slow Shadows”, tanto furibonde nel loro approccio, quanto geniali negli inserti melodici riscontrabili sulle linee vocali. In passato poi i Mothercare ci hanno abituato a belle sorprese e, come per la precedente uscita in studio, nemmeno per “Traumaturgic” mancano gli ospiti illustri. A cominciare da una delle ultime testimonianze dell’indimenticato Mieszko Talarczyk (inconfondibile nel suo scream tirato e soffocante) in “Senseseedsex”, per poi continuare con la presenza di Davide Tiso degli Ephel Duath nell’omaggio a Kurt Cobain “NQNL”. Degne di nota sono anche le apparizioni di Gianmaria Carneri dei veronesi Aneurysm e di Silvia Penè su “Reverse Vortex”, uno degli episodi più affascinanti dell’intero disco.
In conclusione, è forse un po’ presto per parlare di definitiva consacrazione per una band che già in passato si è cavata grandissime soddisfazioni. Ma questo traguardo non appare poi così lontano, soprattutto se si può contare su un album come “Traumaturgic”, una prova davvero esemplare per come si possa legare in connubio un vecchio ed un nuovo modo di fare metal oggigiorno. Massimo supporto, sempre!

Track by Track
  1. Apnea 85
  2. Learn To Die Slowly 80
  3. Senseseedsex 85
  4. Traumaturgod 75
  5. Days Of The Mangler 75
  6. Kurokiroku 80
  7. Slow Shadows 80
  8. Reverse Vortex 80
  9. Breed to Breath 85
  10. NQNL 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Cynicalsphere » pubblicata il --. Articolo letto 2462 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti