Ctulu «Seelenspiegelsplitter» (2013)
Recensione
“Seelenspiegelsplitter” è l’ultimo, interessante prodotto della band sassone Ctulu; immersa in scenari e liriche di palese ispirazione lovecraftiana, la produzione dell’album dà vita a un interessantissimo lavoro di matrice black fino all’osso, ma con notevoli influenze folk e melodiche.
Straordinariamente curate le numerosissime parti acustiche, gli intermezzi musicali e i suoni, nonché pregevole e coraggiosa la scelta di cantare in tedesco, spezzando così la monotonia onomastica che contraddistingue molti dischi del genere.
Le soluzioni compositive e i motivi melodici sono variegate e si differenziano discretamente di pezzo in pezzo, senza tuttavia perdere il filo conduttore che dà coerenza all’album, mai noioso nonostante la consistente durata (1 ora, 3 minuti e e 52 secondi).
Il voto per quest’album è sicuramente alto, in quanto ritengo difficilissimo, oggi, trovare musica così sorprendente e apprezzabile sotto ogni punto di vista: considero infatti “Seelenspiegelsplitter” un nuovo classico del metal estremo, da annoverare fra i migliori lavori degli ultimi anni.
Track by Track
- Seelenbrand 80
- Amokkoma 90
- Im Widerlicht blutbefleckter Spiegel 85
- Durch Sturmbruch Corridore 80
- Insignia Dagonis 85
- Bleichenblass 80
- Tornasuk 75
- Flammengestirn 90
- Tränenfinsternis 90
- Tiara Aus 10 Phobien 75
- Serenadenhallen 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 100
- Originalità: 90
- Tecnica: 95
Giudizio Finale
86Recensione di GulloBM » pubblicata il 28.12.2013. Articolo letto 1044 volte.
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