Mosvord «Deathland» (2013)

Mosvord «Deathland» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
25.01.2014

Band:
Mosvord

Titolo:
Deathland

Nazione:
Italia

Formazione:
Current Line Up:

Joshua :: Vocals
Antonino C. :: Guitars
Antonino D. :: Guitars
Sebastiano :: Bass
Mauro :: Drums

EP Line Up:

Giovanni Mirabella :: Vocals
Antonino C. :: Guitars
Antonino D. :: Guitars
Sebastiano Tomasino :: Bass
Andrea Giambona :: Drums

Genere:
Groove / Death Metal

Durata:
16' 26"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2013

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Da Palermo giungono i Mosvord e questo loro primo EP, ‘Deathland’ riassume il loro lavoro in sala prove avvenuto in un contesto di frequenti assestamenti di formazione, assestamenti ovvi e giustificabilissimi quando un progetto inizia prendere piede ma a causa di ciò la difficoltà di riuscire a mettere insieme dei pezzi saldi resta sempre un gran problema ad ogni modo i Nostri hanno collezionato una manciata di brani tutto sommato funzionali -anche se non particolarmente estrosi -che fanno del Thrash/Groove Metal la loro proposta principale fermo restando che varie influenze si fanno strada all’interno delle canzoni.
Avrei personalmente “segato” gran parte della intro in quanto in un EP di poco più di un quarto d’ora l’ho trovata troppo lunga e fuorviante ma son pareri visto che il vero ascolto è iniziato dalla titletrack posta a traccia due che, sebbene sia debitrice di almeno una cinquantina di stili diversi, fa il suo dovere ed è seguita dalla ben più interessante ‘Destroy’ a tratti letteralmente sparata e maggiormente precisa nel riffing.
In ‘Schizophrenia’ vediamo i Nostri cimentarsi persino in curiosi break down di scuola d’oltreoceano e la più intima e passionale ‘Devour’ chiude il piccolo lotto mostrandoci che in fondo il quintetto di stoffa ne ha anche a sufficienza per poter fare di più. Non a caso i Mosvord stanno già preparando quello che sarà il loro debut album e noi staremo a vedere quanto e come saranno cresciuti in maturità compositive.
Le basi ci sono ma di lavoro ce n’è ancora molto da fare. Forza!