Hollywood Burnouts «Kick It Up A Notch» (2013)
Recensione
Cari amanti del glam, questo cd è per voi. Gli Hollywood Burnouts non vengono dalla california ma dalla Baviera, e questo è il loro secondo album. Un album che per compattezza e credibilità non ha assolutamente problemi a far felici tutti gli amanti del glam.
Cos’è che funziona in questo album? In poche parole, tutto. Lo so, potrò sembrare generico, ma la realtà per me è che ascoltare albums così ben fatti e ben congegnati è qualcosa di semplicemente commovente. È sin dall’opener “Ghost” che si capisce con che tipo di band si ha a che fare: la chitarra solista infatti emerge di colpo su un bel riff e fa scoppiare il brano con un andamento possente e massiccio, per un brano tanto classico quanto ben riuscito e gradevole, mentre la successiva canzone è leggermente più metal e mostra il cantante cimentarsi in una notevole prestazione vocale che marchia a fuoco il brano. Per la verità, lo standard dei brani è altissimo in tutto l’album e neanche troppo monocorde, con la parte centrale dell’album forte più debitrice a Bon Jovi e parecchio catchy e convincente, e il resto delle influenze è bilanciato da una “Satan city shuffle” glam all’ennesima potenza e “The mirror”, che invece è quasi speed metal. Adoro questa variazione all’interno dei brani, e adoro anche l’inserimento di questi brani up tempo che costituiscono una gradevolissima variazione all’interno del cd. Conclude la canzone una cover dei The Cult non prima di un brano più easy listening come “L.I.A.R.”, parecchio potente ma arrotondato da alcune backing vocals.
Insomma: tutt’altro che derivativo o approssimativo, il secondo cd degli Hollywood Burnouts è un capolavoro tout-court, il cui acquisto è un passo obbligato da fare a scatola chiusa per gli amanti del glam anni 80 e anche di certo heavy metal old school. Una delle bands migliori del panorama glam moderno secondo me, e non ci sono scuse né altro da dire. Questo disco è un jackpot. Andatevelo a sentire e fatevi una cultura.
Track by Track
- Ghost 80
- Out of Hell 80
- Satan city shuffle 85
- Access all areas 80
- Coming home 80
- We own the night 80
- Ain't That A Bitch 85
- The mirror 85
- L.I.A.R. 85
- Sweet soul sister (The Cult Cover) 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
82Recensione di Snarl » pubblicata il 30.01.2014. Articolo letto 1497 volte.
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