Children in Paradise «Esyllt» (2013)
Children in Paradise
Titolo:
Esyllt
Nazione:
Francia
Formazione:
Dam Kat – vocals
Gwalch’hmei – guitars
Stéphane Rama – bass
Loic Blejean - uillean pipes, low whistles
Jean Marc Illien - piano, keyboards
Patrick Boileau - drums
Pat O’May - guitars on tracks 2, 9
Clotilde Trouillaud - harp on tracks 5, 6, 9
Genere:
Atmospherical / Prog Rock / Celtic
Durata:
1h 4' 14"
Formato:
CD
Recensione
Per volere della cantante Kathy Millot (aka Dam Kat) e del chitarrista Gwalch’hmei nascono questi Children In Paradise non troppo tempo fa e ‘Esyllt’ testimonia un operato ricco di ricerca musicale che non si accontenta un solo minuto di soddisfare qualche stile qua e là ma dà spago il più delle volte a tutta una serie di strade e sentieri melodici intricati, intrecciati ma non per questo di difficile assimilazione.
Sì perché ascoltare dischi come ‘Esyllt’ può sembrare cosa ardua inizialmente (anche per la sua durata non indifferente) ma se preso con una mentalità pronta alle nuove sfide riesce a regalare piacevoli momenti con le sue atmosfere fortemente sognanti ed eteree nelle quali la voce suadente e sensuale della Millot esprime tutta la sua passione.
Un mix sapiente di psichedelia, rock, heavy metal dal suono ‘gentile’ e strumenti musicali propri della tradizione celtica o comunque nordica fanno da apripista per quello che non esagero a chiamare un disco completo sotto tutti i punti di vista; importante citare anche la classe di Gwalch’hmei in soli di chitarra da brivido (‘King Arthur's Death’ e ‘My Son’ tra tutte) che conferiscono ai brani una maggiore vivacità.
L’elemento ‘goth’ non tarda a farsi sentire con la title-track ma è con ‘My Son’ che ammetto di essermi emozionato a più riprese, anche per la sua somiglianza (voluta?) al sound del progetto-masterpiece ‘Kompendium’ pubblicato due anni or sono dalle vedute musicali simili ma più spostato verso il prog rock.
Interessanti le visioni bluesy dell’atmosferica ‘Don't Forget Me’ e della etnica/word music ‘I'm Not Scared’ che portano alla chiusura del platter per mezzo della doppietta ‘Look Around You/I’m Alive’ dalle tinte dolcissime e malinconiche, perfette e coerenti persino con la copertina dell’album.
Sicuramente non un disco per tutti i tipi di orecchio ma vi assicuro che la sua figura la fa eccome. Consigliato.
Track by Track
- Little Butterfly 70
- King Arthur's Death 85
- My Son 85
- The Battle 70
- Esyllt 65
- Silent Agony 70
- Don't Forget me 75
- I'm Not Scared 65
- Look Around You 75
- I'm Alive 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
73Recensione di Carnival Creation » pubblicata il 03.02.2014. Articolo letto 939 volte.
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