Strengthcode «Inside Power» (2013)

Strengthcode «Inside Power» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Darth Valter »

Recensione Pubblicata il:
06.02.2014

Band:
Strengthcode

Titolo:
Inside Power

Nazione:
Italia

Formazione:
Steph - Voce
Marco - Chitarre
Pito - Basso
Fabio - Batteria

Genere:
Metal

Durata:
46' 44"

Formato:
CD

Data di Uscita:
21.10.2013

Etichetta:
Buil2kill Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Nadir Promotion

Recensione

Album di esordio assoluto questo “Inside Power” per la band capitolina degli Strengthcode, uscito a fine 2013 edito dalla Buil2Kill Records.
Band formatasi all’inizio del secolo come tribut band dei “Pantera” e conosciuta con il nome di “Hostile” per circa un decennio e successivamente cambiato in “Strengthcode” qualche anno prima di registrare il full length che abbiamo sotto mano in questo momento.
“Inside Power” è sicuramente un buon album thrash metal suonato decisamente bene, certamente i suoni richiamano molto i “Machine Head”, i già citati “Pantera” e molti altri gruppi di questa corrente, ma si sentono anche influenze musicali molto più classiche.
“Inside Power” si apre con “Broken Mirror”, brano che da subito un assaggio di quello che aspetta l’ascoltatore, un inizio tranquillo che lascia subito spazio a cavalcate classicamente thrash con cambi di ritmo e una voce aspra e ruvida.
A seguire troviamo “Blood Fury” altro buon pezzo con un ottimo tiro, continuiamo con “Burst Heaven” uno dei brani che mi ha convinto meno, forse per il riff iniziale che sa troppo di già sentito.
Continuiamo con “Toughen” altro brano, insieme al successivo “Final Fate” dal ritmo incalzante,come pure le successive “Strengthcode” e “Eye Beyond”.
Piccola divagazione per quanto riguarda la traccia che da il titolo al lavoro dei ragazzi capitolini, “Inside power” appunto che oltre ad essere uno dei brani che mi è piaciuto di più, si avvale della collaborazione alla voce di GL Perotti, in duetto con Steph, notevole.
Chiude l’album “Unspoken” che oltre ad essere il brano più lento dell’album vede esibirsi Steph in versione più melodica e pulita, almeno a tratti.
Dieci tracce, tante ne sono contenute in questo lavoro, veramente tirate e dal sound potente, che si rifà certamente al trash particolare dei gruppi già citati ad inizio articolo, ma mantenendo una certa personalità e, quasi sempre, una certa originalità. Un album, questo “Inside power”, caldamente consigliato agli amanti del genere.
Questo 2013, da poco terminato ci ha riservato parecchie gradevoli sorprese per quanto riguarda il thrash tricolore, e senz’altro questi “Strengthcode” sono una di queste.
Insomma si tratta di una band con carattere e non certo di una band clone, quindi soddisfatto della decisione degli “Strengthcode” di proporre una produzione propria, vi consiglio caldamente “Inside Power”.
Come sempre sostenete il Metal Italiano e buon ascolto.