Teka Phobia «The Dark Night of the Soul» (2014)

Teka Phobia «The Dark Night Of The Soul» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.04.2014

 

Visualizzazioni:
796

 

Band:
Teka Phobia
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Titolo:
The Dark Night of the Soul

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tenebrio :: Everything

 

Genere:
Industrial Black Doom Metal

 

Durata:
43' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Teka Phobia sono in realtà una one man band proveniente da Palermo, e pur essendosi formati nel 1998, arrivano solo ora a fare il loro primo full length, disponibile per la minuscola ma dotata di buon gusto Depressive Illusions Records.
E va detto: il songwriting di TP in questo “The Dark night of the soul” (10 tracks x 43min 46sec) è tutt’altro che perfetto, possiede indecisioni stilistiche, lacune e perfino strumenti midi campionati male a volte, ma credetemi: ci passi sopra e tendi a non farci caso. Sì perché il pregio di quest’album è quello di avere alcune soluzioni stilistiche davvero brillanti, personali e con stoffa che si riflettono in dei picchi espressivi vincenti. Una volta infatti assorbita una qualità sonora accattivante ma anomala, che sembra dare involontariamente ai brani un tocco molto freddo e industriale, e una volta sentita una title track un po’ scomposta ma coinvolgente, il cd si rivela in “Dare to be Lucifer” e in “Daath to go beyond” eccellente, con parti pesanti come si deve perfettamente accoppiate a un feeling inesorabile nonché industriale, con soprattutto delle ottime trame di tastiera a inondare in maniera molto convincente i brani di una veste horror-style particolarmente azzeccata e comunicativa, che si sente anche nella grandiosa canzone conclusiva “The howling of the dark passenger”, convincente soprattutto nella sua seconda parte. Altrove è uno stile vivace compositivo e personale a convincere, come appunto l’opener o “I dissolve”, sebbene qui cominciano a starci le prime magagne, visto che ad esempio canzoni come “The fear” tendono a essere un po’ troppo spezzettate ritmicamente e a lasciare interdetti. E per concludere, canzoni come la penultima danno un feeling molto death old school che finisce per disorientare un po’ nonché a deludere perché la canzone non insiste del tutto su questo mood.
Altrove, invece, i brani sono proprio imperfetti, tipo “The tree of death”, che sarebbe stata una buona colonna sonora se non fosse per il fatto che Tenebrio ha deciso di mettere una drum machine inopportuna su una tastiera campionata male, un basso che sembra anch’esso campionato, e un sax campionato in maniera ridicola, neanche fosse “Keyhastam man” di Amir Aram. E tutto questo lasciando perdere un brano più canonico come “Out of the wheel of time”, mediocre, e il disappunto di “Tenebrio”, che dopo un inizio molto convincente accelera e fa perdere il feeling al brano. Ma ripeto: sentendo l’album, senti i pregi e passi sopra tranquillamente a questi difetti. La verità è che “The dark night of the soul” è interessante, personale, non teme la sperimentazione, si mostra vivace e scalpitante e con notevoli potenzialità. Poi se la ciambella non riesce col buco alla perfezione non importa: di fronte a tali slanci e capacità mostrate io non resto impassibile, e poi possono essere limate via in futuro.
Sperando in una maturazione ulteriore, consiglierei agli appassionati del black italiano di non perdere questa release, disponibile tra l’altro in sole 44 copie per ora, salvo ristampe future. Io me li segno come band da tenere d’occhio nel panorama underground italiano. Il voto si sbilancia per i picchi mostrati, e mostra un incoraggiamento a Teka Phobia. Bella per i teka Phobia, ben fatto da Palermo!

Track by Track
  1. The dark night of the soul 70
  2. Dare to be lucifer 85
  3. I dissolve 75
  4. The fear 60
  5. Tenebrio 65
  6. The tree of death 60
  7. Out of the wheel of time 60
  8. Daath to go beyond 85
  9. Your fall into oblivion 70
  10. The howling of the dark passenger 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 24.04.2014. Articolo letto 796 volte.

 

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