Silver Orionis «A X I A» (2013)
Silver Orionis
Titolo:
A X I A
Nazione:
Germania
Formazione:
Silver :: All
Genere:
Progressive Thrash Metal
Durata:
1h 19' 39"
Formato:
CD
2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Lo spreco. Lo sciupio. La dilapidazione. La sagra dei buoni propositi rovinati e delle opportunità sprecate. Questo è il debutto assoluto di Silver Orionis, che con questo “Axia” propone (parlo al singolare perché questa band è mandata avanti dal solo Silver) 12 canzoni che vanno a formare un album definito Prog Thrash Metal che sfiora però gli 80 minuti, e che costituisce un vero e proprio spreco perché l’album è costellato di buone intuizioni musicali, soluzioni personali e cambi di ritmo interessanti, uniti a dei riffs magari non sempre variegati, ma comunque ben assemblati e frutto di composizioni curate. Già, peccato che tutto sia rovinato da una realizzazione tecnica dell’album quantomeno pessima!
Per me, è chiaro: Silver è un buon compositore, ma o non ha i mezzi per registrare decentemente un album, o non lo sa fare, o ha lasciato perdere. L’ascolto dell’album è sfiancante e non per la lunghezza, ma perché per un riff ben suonato che ti trovi, arriva sempre lo stacco non perfettamente a tempo con la batteria, parti dove il palm mute è eseguito troppo veloce o troppo lento, parti tipo l’inizio di “Back to reality” odiosamente Midi, rullanti paragonabili a quello di Guitar Pro, parti dove il suono sembra alzarsi e abbassarsi da solo, e parti chiaramente fuori tempo, che finiscono per rovinare porzioni di brani, tra cui la prima metà di “Timelines”, piena di imprecisioni. E ripeto: imprecisioni di realizzazione, non tecniche o di suoni ottenuti col microfono del pc.
E la cosa bella, lo ripeto, è che in realtà il cd musicalmente è valido. Oddio, è diluitissimo, poteva durare di meno perché certe parti sono solo ripetitive, forse un paio di brani erano tagliabili, ma ciò non teoglie che “Drain”, tipo Metallica, e “Reflection”, più tipo Anthrax, sono molto belle, originali e grintose, “The garden” è molto aggressiva e convincente malgrado una parte centrale troppo allungata, oltre alla migliore del lotto e senza troppi difetti di esecuzione, “Straight-arrow”, convincente e agile come songwriting, per non parlare della conclusiva e più riflessiva “Deeper”, ma solo fino a un certo punto, prima di proseguire con un incedere minaccioso solista e rockeggiante. Il resto non dico che fa schifo ma è lo spreco di cui parlavo sopra, un mare di buone intuizioni mescolate ad un mare di imprecisioni tecniche, che non rendono il disco ridicolo, ma quantomeno imperfetto. Davvero, questo è uno dei casi in cui mi chiedo come abbia fatto Silver, al risentire l’album, a dire: “ok, è perfetto”. Non mi stupisco che l’album sia autoprodotto. Lo ribadisco: musicalmente non è male, ma è da risuonare. Non si riesce a capire se Silver ha fatto il possibile con ciò che aveva, se l’album è incompleto nella realizzazione, se ha perso entusiasmo, o addirittura se davanti alle registrazioni al pc, ha detto: “ma no non riequalizziamo niente: buona la prima su tutto e ok così”.
Ammetto una cosa: “Axia” di Silver Orionis è un po’ il contrario della media thrash italiana, visto che in italia come media si fanno registrazioni fin troppo perfette, ma i dischi sono poveri di contenuti, mentre questo ha una apprezzabile quantità di contenuti, ma una registrazione insufficiente, quindi sì: l’effetto sorpresa ci potrebbe anche stare, ma anche se la qualità musicale è quella che è, la qualità di realizzazione è deficitaria, talmente tanto da coprire in buona parte il livello musicale. Sinceramente: se lo trovate in free download o a poco prezzo (e intendo meno di 5€), compratelo, se siete appassionati di thrash old school e non v’interessa molto la tecnica, ma ne sconsiglio l’acquisto a scatola chiusa senza ascoltarlo, e soprattutto consiglio a chi non rientri nella categoria di ascoltatori suddetta di starne alla larga. Sufficienza politica, e sono magnanimo.
Track by Track
- Signs from the past 65
- Drain 65
- Back to reality 60
- Reflection 65
- Walk on embers 60
- Ephemeral... 60
- The Garden 65
- Shadow hunt 60
- Straight-arrow 70
- Timelines 55
- Cold pale illusion 60
- Deeper 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 70
- Tecnica: 50
Giudizio Finale
61Recensione di Snarl » pubblicata il 11.05.2014. Articolo letto 1038 volte.
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