Daniele Liverani «Fantasia» (2014)

Daniele Liverani «Fantasia» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
13.07.2014

Band:
Daniele Liverani

Titolo:
Fantasia

Nazione:
Italia

Formazione:
Daniele Liverani :: chitarre
Marco Zago :: tastiere
Nicolò Vese :: basso
Simon Ciccotti :: batteria

Genere:
Heavy Metal

Durata:
50' 53"

Formato:
CD

Data di Uscita:
10.01.2014

Etichetta:
SG Records

Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche

Bertus

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Buon nuovo album solista del “fantasioso” chitarrista Daniele Liverani, che confeziona per noi altre 11 tracce strumentali per un cd lungo quasi 51 minuti chiamato Fantasia e uscito per la Andromeda, dove il chitarrista in questione si sbizzarrisce col suo strumento dando ai brani un’ottima capacità descrittiva di atmosfere e moods, usando uno stile che in più di qualche occasione sembra citare Steve Vai, mentre Petrucci viene citato più nella parte centrale, con curiosi intermezzi di Barry White tra brano e brano ogni tanto. Poche sono invece le divagazioni concesse agli altri musicisti, come in “Unbreakable”, dove a 2/3 della canzone è possibile ascoltare un notevole stacco per basso e per tastiera, abile stacco per una canzone molto rockeggiante, mentre per il resto è la chitarra che la fa da padrone.
E per questi suddetti motivi vi troverete dunque ad apprezzare uno stile a volte rockeggiante (“Unbreakable”, “Gigantic”, “Rage”), altre volte invece sfocia nel metal, come “Apocalypse”, mentre altre ancora lo stile diventa sempre più introverso e meno diretto, più progressive, in canzoni come “Joke”, “Peacefully” e “Outstanding”, fino al drammatismo sonoro per sola chitarra e pianoforte di “Black horse”, e con tutti questi stili racchiusi nella summa compositiva “Guilty”, che è la migliore del lotto secondo me in quanto la più completa, malgrado sia anche un po’ lunghetta. Ed è proprio questo per la verità l’unico difetto non molto grave di “Fantasia”: a volte il Liverani sembra peccare di autoreferenzialità e insiste su alcuni passaggi conclusivi un po’ troppo forzati o allungati, e in un paio di occasioni mi sono trovato a dire: “ma non era meglio se finiva qua il brano?”. Non è tuttavia un difetto grave, e ciò non toglie che Fantasia è un disco godibilissimo, ottimo come colonna sonora o per i vostri viaggi in queste vacanze.