Elisa Over «Leaves and Blood» (2014)
Recensione
Ammetto di non essere un esperto riguardo a sonorità rock-folk o comunque riguardanti la musica esente dall’ambito rock/metal e derivati. Proprio per questo motivo ho deciso di ascoltare e recensire l’ultimo lavoro in studio di Elisa De Palma. Esatto gente. Avete capito bene, sto parlando della nota cantante dei torinesi Spidkilz ( e per chi non lo sapesse anche ex vocalist dei seminari White Skull) che, accantonati da parte le chitarre distorte e le batterie martellanti, si concede a sonorità decisamente più tranquille e raccolte. Tranquille e raccolte certo, ma ovviamente non banali. Infatti, pur trovandoci davanti ad un disco ridotto all’osso per quanto concerne la parte strumentale (i brani sono praticamente tutti arrangiati per voce e chitarra e solo in rari casi compaiono delle percussioni) Elisa Over ci dona un lavoro dalla forte personalità e contraddistinto dalla ricerca di sonorità differenti.
All’interno di questo album troverete quindi sonorità che ricordano Simon and Garfunkel o, se preferite, i Blackmore’s Night ( soprattutto nell’impostazione vocale).
Detto ciò troverete un album dalle sfumature differenti che sfociano quasi nel country, come in Naugty, caratterizzata da gustosi passaggi in slide, oppure, se preferite, i richiami folk che ricordano i già citati Blackmore’s Night nell’ opener Leaves on My Body. Sono stato colpito in positivo anche dall’atmosferica e tenue Pages For Fools e dagli accordi energici di Crazy Wind.
Durante l’ascolto verrete catturati dall’incantevole voce di Elisa Over, che sebbene sia priva della cattiveria che caratterizza il suoi lavori negli Spidkilz, tuttavia rimane catchy e ben si sposa con gli arrangiamenti, producendo come risultato un lavoro coinvolgente, ma studiato nei minimi particolari. Un esempio su tutti? Lo troverete in Angel, il brano più trascinante dell’album, posto abilmente verso la chiusura del platter .
Tirando le somme possiamo dire che questo Leaves and Blood è un buonissimo album, che scorre via senza peso, ma che comunque trasmette sensazioni ed emozioni, ideale per far riposare la mente dalle pesanti distorsioni che noi metallari trangugiamo avidi. Complimenti a Elisa Over, che ancora una volta ha dimostrato che non è sempre necessario spingere il gain al massimo o usare riff laceranti per poter fare dell’ottima musica.
Track by Track
- Leaves on My Body 75
- Crazy Wind 75
- Naughty 75
- My Kingdom 75
- Solitary Fields 75
- Black Nightmare 75
- Ballad od Shadows 75
- Pages For Fools 75
- Angel 75
- Woods 75
- Rane 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Papi » pubblicata il 25.07.2014. Articolo letto 817 volte.
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