AA.VV. «Distortion2Days 2005» (2005)

Aa.vv. «Distortion2days 2005» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Alez »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
AA.VV.

Titolo:
Distortion2Days 2005

Nazione:
Italia

Formazione:

Genere:

Durata:
1h 14' 0"

Formato:

Data di Uscita:
2005

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Questa compilation ripropone un assaggio delle band che si sono esibite (e non) durante le due giornate del Distortion2Days 2005, svoltosi il 19 e 26 Giugno al BlackHole di Milano.
Veramente una bella iniziativa, che prende vita dal desiderio di promuovere quella musica assordante che in altre sedi più blasonate non troverebbe spazio. E lo sforzo degli organizzatori non è decisamente stato vano dato l'alto livello della proposta musicale, segno questo che nel nostro paese di cose buone da sentire ce ne sono!
La compilation riassume un pò quanto di nu-metal e crossover (con tutte le sfumature del caso) gravita attorno alla provincia milanese. I 17 i brani proposti, ognuno con i suoi alti e bassi, non hanno nulla da invidiare l'uno all'altro, garantendo un omogeneità di ascolto assai difficile da ottenere in situazioni simili. Nello stacco fra un pezzo ed un altro la personalità di ogni band guadagna ancora maggior risalto ed evidenza, senza confusione, creando anzi quella situazione di costruttivo paragone che permette un confronto onesto fra varie realtà.

Nella globalità, ciò che mi crea un pò di fastidio è ritrovare nei pezzi, quà e là, richiami pittosto espliciti a band più o meno seminali. E' un punto questo che nel caso della musica italiana mi sembra fondamentale e sul quale nelle mie passate recensioni calco piuttosto la mano. Essere originali è difficile, avere qualcosa da dire pure, ma almeno cerchiamo di non far sentire troppo i gruppi che ci piacciono nei nostri pezzi...
Altra riflessione: è ormai diventato facile e alla portata di tutti reperire strumenti musicali ed attrezzature per poter registrare la propria musica in casa. Ciò è un grande vantaggio, ma nn deve diventare l'unico obiettivo avere suoni competitivi, se non addirittura "strani". Non sempre farcire un pezzo di inserti elettronici o che sò io contribuisce "al risultato canzone". Non sempre avere muri di chitarre fa suonare bene un pezzo. Cè bisogno dell'IDEA alla base di tutto.
Sentendo più gruppi uno dopo l'altro e notando quà e là questo filo conduttore, mi viene da pensare che a volte la sostanza viene persa di vista, sostituita dal voler fare cose strane per forza. In alcuni casi i voti sono diretta conseguenza di queste osservazioni.

Sinceramente mi sarebbe piaciuto assistere alle due giornate, per poter ascoltare dal vivo tutte le performance.
Nell'insieme questa compilation mi sembra veramente molto curata e ben fatta, con un contenuto decisamente all'altezza delle energie impiegate per realizzarla. Sarebbe bello poter vedere iniziative simili in altre zone d'Italia.