Black Sheep «Black Sheep» (2014)

Black Sheep «Black Sheep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.11.2014

 

Visualizzazioni:
1468

 

Band:
Black Sheep
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Titolo:
Black Sheep

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo Veluti :: Vox, Guitar
Luigi Stefli :: - Lead Guitar
Stefano Schembari :: bass
Corrado Bertonazzi :: drums

 

Genere:
Metal / Hard Rock

 

Durata:
39' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.07.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tanto entusiasmo ma poca sostanza per i Piacentini heavy/rockers Black Sheep, che con questo album (dotato per la verità di una copertina tutt’altro che appariscente) arrivano al loro debutto discografico credo autoprodotto (8 tracks x 39min 25sec).
L’ascolto del cd rivela un difetto evidente: i Black Sheep sanno o suonare belli potenti e aggressivi, come nell’opener strumentale “metal gate”, oppure sanno suonare melodici e piatti quando si canta, con un cantante che tra l’altro non eccelle per niente a livello di linee vocali, mentre non è male come intonazione. Sembra evidente che il problema non sia tanto il cantante incapace di far risaltare i brani o gli altri musicisti compositori che non sanno comporre musica, quanto che l’affiatamento dei membri ancora non c’è. Sembra quasi che qualcuno fa delle canzoni e che qualcun altro ci canta sopra e basta. Raramente la band sembra affiatata, come in “Nothing but my anger” dove va detto: il cantato e l’introduzione musicale sono ottime, ma poi stranamente il brano fa un tonfo in basso quando si tratta di partire con le strofe e con il ritornello, dove diventa una canzone dozzinale. In altre parole, questo è un brano a due facce, e rappresenta benissimo le due facce di questa band, secondo me. Altrove in quest’album i BS ci provano a cambiare registro, ma non ci riescono più di tanto, come in “Shining Stars”, dove la band dovrebbe fare un brano più vivace e tipicamente metal, ma a lungo andare non riesce a tenere viva l’attenzione dell’ascoltatore.
Insomma: probabilmente i Black Sheep possono fare qualcosa, ma occorre trovare sintonie ed equilibri: quel cantante non è male ma la sua voce sempre così alta e così in primo piano fiacca il disco, mentre i musicisti dovrebbero pestare duro non solo durante l’assolo, ed anzi consiglio a loro di insistere sul lato metal del gruppo, lasciando un po’ perdere le influenze rock che sembrano zavorrarli e renderli ridondanti, così come la cover di “Lucy in the sky with diamonds”, francamente per nulla necessaria. Ne risulta che allo stato attuale le carte ci sono, ma sono tutte giocate male, e ne esce un risultato insipido e parecchio dozzinale, che per ora non vale l’acquisto secondo me.

Track by Track
  1. Metal gate 70
  2. Bridge of death 50
  3. I touch the sky with my hands 50
  4. Nothing but my anger 55
  5. Shining stars 55
  6. Lucy in the sky with diamonds (Beatles Cover) S.V.
  7. The big sleep 55
  8. This street 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
56

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 14.11.2014. Articolo letto 1468 volte.

 

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