Voith «Into the Voith» (2014)

Voith «Into The Voith» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.11.2014

 

Visualizzazioni:
696

 

Band:
Voith
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Titolo:
Into the Voith

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Unknown

 

Genere:
Hard Rock / Metal / Doom / Grunge

 

Durata:
55' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.09.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Voith sono una band della quale non sono riuscito a reperire nient’altro che il link dove ascoltare l’album, ma per il resto non c’è nulla di noto di questa band. Né la formazione, né un cenno di biografia, niente. Possiamo solo limitarci a recensire la musica e basta.
Il progetto in questione propone questo cd (credo di debutto) di ciò che si potrebbe definire Stoner, con 9 tracce ripartite in quasi 56 minuti di musica, una musica che purtroppo non ci sembra essere brutta, ma che ha tutta l’aria della solita band che non è ancora pronta per fare un full length o perlomeno non così lungo. Lo si sente ascoltando questo “Into the voith”: all’inizio la musica di questa entità musicale si fa apprezzare in “Acid Rain”, una canzone stoner dallo stile abbastanza psichedelico e dal mood gradevole, che poi nella seconda parte gioca con relativo successo la carta della fuga in tempo veloce metal, con tanto di assolo e ritorno al tema principale. Non è male anche “Big family”, dove un giro di chitarra e di basso ieratici e minimalisti accompagnano un mood psichedelico, al quale poi si sussegue un azzeccato riff rock. Il problema è che da qui “Into the Voith” va in totale crisi d’identità e propone brani lenti e poco speciali, con la terza canzone banale e troppo ripetitiva nel cantato, una “Charity Show” moscia più che lenta e anche un bel po’ narcolettica. In “Help me” c’è un riff tipo Danzig incolore all’inizio, ma che poi a metà canzone ingrana con un assolo, cosa che tra l’altro sopperisce bene alla scelta di usare un solo riff a canzone o comunque che poco variano a livello di feeling della canzone. Non si cambia coi brani successivi, e “Into the voith” arriva verso la fine in maniera stentata, con brani troppo lunghi e noiosi e diluiti più che lenti, poco speciali. Se ne salvano solo due, ma francamente mi pare troppo poco per promuovere i Voith. Rimandati e francamente trovo questo disco poca cosa e trascurabile.

Track by Track
  1. Acid Rain 70
  2. Big family 70
  3. Buried by your tits 55
  4. Charity show 50
  5. Help me 50
  6. I lost my soul 50
  7. Light of truth 50
  8. Sad song 45
  9. To rise again 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
54

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 30.11.2014. Articolo letto 696 volte.

 

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