Teargas «Life Digest» (2014)

Teargas «Life Digest» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
05.12.2014

 

Visualizzazioni:
683

 

Band:
Teargas
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Titolo:
Life Digest

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Bonazza :: All Instruments

 

Genere:
Space Rock

 

Durata:
41' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.06.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non si sa molto sulla storia dei Teargas, tranne che questo disco è in free download dal sito stesso della band, che non si sa da dove venga la band né chi ci abbia suonato, a parte Matteo Bonazza, che immagino essere l’unico componente della band. E poche informazioni si ottengono sia dal sito che dalla pagina facebook.
Ma a parte questi dettagli che comunque non dovrebbero essere così sottovalutati, arriviamo a parlare di “Life Digest”, un disco che faccio fatica a comprendere. La sostanza musicale dei Teargas, a quanto scrivono loro, consiste in definizioni come “Truly Alternative” o “Quote Rock”, e che consistono in un album quasi del tutto acustico, raramente con un po’ di distorsione, e strumentale, dove passaggi di batteria incredibilmente minimali e piatti (drum machine?) fanno da base a delle trame musicali che raramente usano almeno un po’ di distorsione, ma fin qui non ci sarebbe niente di male, il problema nasce quando durante l’ascolto le tracce sono tutte piene zeppe di samples parlati e non in italiano, messe per chissà quale scopo. Creare un soundscape? Descrivere una storia? Divertire? Non si sa, perché così com’è il risultato è difficile da capire, anche perché questi samples sono molto più alti della musica e ne risulta una cacofonia di fondo che più volte mi ha fatto mettere i brani (postati su soundcloud) in pausa, perché pensavo che per chissà quale motivo forse stavo sentendo due canzoni sovrapposte.
Insomma: sono perplesso, e alla fine dell’ascolto mi sono detto “ma che cavolo ho sentito in questi 41 minuti e mezzo?”. Non so sinceramente a chi potrebbe interessare questa musica, ma vi posso dire che se cercate metal o rock, qui non ne troverete neanche una goccia. Personalmente, per quanto è inintellegibile e non si capisce cosa voleva fare l’autore, l’ascolto dell’album è stato quasi fastidioso e ve lo sconsiglio anche se lo trovate in free download.

Track by Track
  1. K.F.C. (King felix come) 40
  2. Nowhere... Now here 40
  3. Another Planet 45
  4. Droids 45
  5. Humanoids 55
  6. White Rabid 55
  7. A little something for us 45
  8. Heroshima 40
  9. Aurora Fallax 40
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 40
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
47

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 05.12.2014. Articolo letto 683 volte.

 

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