Dantalion «Where Fear Is Born» (2014)

Dantalion «Where Fear Is Born» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
22.01.2015

 

Visualizzazioni:
1127

 

Band:
Dantalion
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Titolo:
Where Fear Is Born

 

Nazione:
Spagna

 

Formazione:
Villa :: Drums
Brais :: Guitars
David :: Bass
Andres :: Guitars
Diego :: Vocals

 

Genere:
Doom / Death Metal

 

Durata:
42' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.10.2014

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ancora Sleaszy Rider su queste pagine, e stavolta tocca ai Galiziani Dantalion, con il loro doom/death roccioso e potente, frutto di una band che ormai è arrivata al quinto album con questo “Where fear is born”.
E si sente che la band ha raggiunto la sufficiente maturazione che ci si aspetta da una band così esperta: l’album musicalmente è solido, consiste in un doom/death più roccioso e compatto che struggente, che raramente si abbandona ai drammatismi del funeral doom, per invece presentare riff robusti e potenti, che si fanno notare sin nella prima “Revenge in the cold night”, canzone questa che tra l’altro evidenzia, come del resto anche nella lunga “The tree of shadows” come la band non disdegni delle evoluzioni più mosse e vicine a certo death metal non troppo veloce, e degli assoli sinuosi, che fanno risplendere i brani. È proprio qui, in questi momenti dove la chitarra solista si esalta, che il songwriting dei Dantalion si esalta, con una “Listening to the suffering of the wind” a volte più massiccia e heavy, ma anche dotata per contrasto di un intervento della solista davvero convincente e struggente, che mi ha ricordato una specie di My Shameful più death metal. Come unico difetto, non ho del tutto apprezzato la qualità sonora dell’album, sicuramente ben fatta e corposa, ma probabilmente un po’ troppo metal e che dà abbastanza atmosfera ai brani, rendendo le canzoni meno decadenti e più spigolose. Non si tratta comunque di un difetto grave.
Che dire: Dantalion più che promossi. Se v’interessa il doom death metal con una bella dose di death metal al suo interno ma non per questo sprovvisto di decadenza e pathos, questo “Where fear is born” rappresenta un buon acquisto. Provare per credere.

Track by Track
  1. Revenge in the cold night 75
  2. Ravens dawn 75
  3. Lost in an old memory 70
  4. The tree of shadows 80
  5. Nightmare (Intermezzo) S.V.
  6. Listening to the Suffering of the Wind 80
  7. Black Blood, Red Sky 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 22.01.2015. Articolo letto 1127 volte.

 

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