Vanth «Future Overdrive» (2015)
Recensione
Progetto interessante quello che propongono i Vanth, band nostrana che rappresenta in modo significativo il cambiamento del panorama musicale odierno.
A seguito di un EP che ha fatto drizzare le antenne a non pochi, il gruppo si ripresenta con Future Overdrive.
Le tracce sono dieci, di cui tre tratte per l'appunto dal precedente Parallel Overdrive,
La loro musica può far storcere il naso ai metallari più "credenti" e radicati nel loro genere, tuttavia spesso è necessario aprire un pò la nostra mente per scorgere orizzonti piacevoli.
I Vanth suonano moderni e mescolano una sorta di progressive, techno e metal. Un mix che può essere micidiale se non è sostenuto da una discreta dose di talento.
Ritengo che ogni song sia piacevole, molto melodica con la presenza di ritornelli semplici e diretti.
La voce di Ace è adatta al fine che la band si propone, non la vedrei in altri stili.
Mi hanno ricordato vagamente i Pain, in alcune piccole parti pure i Paradise Lost e i Deathstars.
Questi sono solo accostamenti, chiaramente, perché i Vanth hanno una loro identità ben precisa.
Questo cd è fatto bene e lo consiglio davvero a chi sa guardarsi intorno e, rimanendo comunque fedele al genere che lo/la appassiona, sa cogliere l'evoluzione e la "contaminazione" della musica.
D'altronde è un fattore rilevante e costante nei nostri anni e, piacenti o dolenti, bisogna adattarsi.
Bravi Vanth.
Track by Track
- Let me live 75
- As a star dies 70
- Move 70
- Duality 70
- Next2you 70
- Carpe Diem S.V.
- Closed to the world 70
- Left to memories 70
- Divine 75
- Under a glass sun 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
71Recensione di reira » pubblicata il 28.01.2015. Articolo letto 2024 volte.
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