Graveyhard «Cave Core» (2014)

Graveyhard «Cave Core» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
05.02.2015

 

Visualizzazioni:
1274

 

Band:
Graveyhard
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Titolo:
Cave Core

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:


IVAN MAGNANI (vocals/guitar)
CARLO BELLAGOTTI (bass guitar)
GABRIELE "SIKER" AMERICANI (drum)

 

Genere:
Sludge

 

Durata:
39' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Partiti come combo con un repertorio misto tra brani propri e cover sempre in ambiente Metal, la band di Pontremoli (Toscana) formatasi nel 2011 sotto il nome di "Graveyhard" si trasforma in trio e dà alla luce il nuovo cd autoprodotto dal titolo "Cave Core" . Mantiene talvolta dei riff pesanti e ripetitivi alternandoli però a parti melodiche. Il sound risulta acerbo e sporco e tavolta specie nella sezione ritmica al limite della precisione. Le idee comunque rimangono buone dando alla band un'impronta Trash-Sludge-metal con riferimenti a Pantera, Corrosion of Conformity, Hellyeah, Crowbar (di cui ci omaggeranno anche di una cover). Interessanti le tracce "After the storm", "The Caveman" e "In the Mirror" dove l'intro di basso mi ricorda vagamente un'intro fatta da Cliff Burton dei Metallica in "Hanestesia". La voce, anche se lascia un pò a desiderare, sembra prendere ispirazione anche da " James Hetfield" e si amalgama molto bene con un basso distorto e riff di chitarra in versione graffiante e in versione distorta rendendo così il sound di questo progetto nell'insieme duro e compatto. L'andamento di "Cave Core" risulta alla lunga un pò stancante perchè la band investendo sempre sugli stessi suoni e sullo stesso Modus Operandi in fase di struttura si arriva ad avere una struttura sempre pesante e ripetitiva, non lasciando così spazio a idee che potrebbero dare una marcia in più a tutto il lavoro. I "Graveyhard" chiudono il sipario dopo l'esecuzione di "All I Had" (I Gave) cover dei Crowbar che non stupisce ma viene eseguita sufficientemente bene, e una sorta di outro strumentale della durata di un minuto e cinquanta.

Track by Track
  1. Wrong War 60
  2. Left me ALone 60
  3. After the Storm 70
  4. Tied Before 65
  5. The Caveman 70
  6. Drowned by Pain 65
  7. In the Mirror 70
  8. I Loved You 55
  9. All I Had (I Gave) 65
  10. Outro 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Led » pubblicata il 05.02.2015. Articolo letto 1274 volte.

 

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