Zalys «Reminiscences» (2015)

Zalys «Reminiscences» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
06.04.2015

 

Visualizzazioni:
1757

 

Band:
Zalys
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Titolo:
Reminiscences

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
- M. :: Synth, all music.

 

Genere:
Space Dark Ambient

 

Durata:
38' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.03.2015

 

Etichetta:
Arecibo Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il genere musicale Space Dark Ambient è un genere che in qualche modo mi ha sempre affascinato da quando, molti anni or sono ho scoperto, per caso, un grande artista chiamato Erik Wøllo, vero maestro nell’ambito di questo genere musicale che mi ha sempre stimolato e lasciato delle particolari emozioni. Queste genere in ogni caso può risultare ai più un qualcosa di molto noioso e privo di particolare sbocco e/o significato artistico. In realtà non è sempre così, anche se è realizzato con un sound prevalentemente composto da synth offre lo spunto per sprigionare in qualche modo la fantasia dell’ascoltatore proiettandola nella realtà dello spazio. Questa tipologia di musica conduce prevalentemente ad effettuare una sorta di viaggio nell’immaginario pensando all’ infinità dell’universo e a tutto quello che c’è oltre tra luce, stelle, comete, colori, il silenzio dell’infinito e anche a qualche oggetto luminoso non identificato, è in pratica come ascoltare la voce dei pianeti e dello spazio cosmico infinito. Ed è proprio con questo lenght di nove tracce dal titolo “Reminescences” che Zalys, capitanato dal mistico francese M., continua il viaggio nella fantascienza intrapreso già nell’anno 2014 con il precedente lavoro “The Icarus System” dove il protagonista questa volta si trova senza nessuno all’interno della nave spaziale disperso ed isolato nei più lontani meandri dell’universo accompagnato dalla solitudine che lo porta ad essere vittima di allucinazioni e misteriose visioni che ne comportano la proiezione sugli eventi e su quei terribili momenti che si sono verificati nel suo pianeta prima della sua partenza e comportandone la sua distruzione. Un lavoro di estrema sensibilità che va ascoltato in totale silenzio, suggerirei al buio per stimolare maggiormente la fantasia. Nel complesso un lavoro più che apprezzabile.

Track by Track
  1. Leaking in the Machine Room 80
  2. Aftermath 80
  3. Hopeless Mind 85
  4. Downfall 80
  5. Into Obliveon 75
  6. Industrial Dementia 75
  7. System Failure 70
  8. Reminiscence 85
  9. The Last Remains of Humanity 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 95
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 06.04.2015. Articolo letto 1757 volte.

 

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