Electric Violet «In Real Life» (2015)

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
08.05.2015

 

Visualizzazioni:
2666

 

Band:
Electric Violet
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Titolo:
In Real Life

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Raffaele Petrucci :: vocals & guitar, synth;
- Tommaso Pompili :: guitars, keys, synth & back vocals;
- Simone Castracani :: bass;
- Luca Todd Zannini :: drums & back vocals;

 

Genere:
Alternative Rock

 

Durata:
39' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.03.2015

 

Etichetta:
Red Cat Records
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Distribuzione:
Audioglobe
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The Orchard
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Agenzia di Promozione:
Red Cat Promotion
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Recensione

Album d’esordio per gli Electric Violet dal titolo “In Real Life” che racchiude un genere che si alterna tra melodie e contaminazioni pop, indi, dance e progressive con l’aggiunta di elettronica sempre ben percettibile per la maggiore. Il lavoro, indipendentemente dal genere proposto, offre dei brani che appaiono in prevalenza molto orecchiabili anche per il metodo elementare e non complesso di realizzazione dove l’incisività e la durezza dei riff non è mai presente. Nella sua completa sinteticità e linearità, gli undici brani proposti trattano di tematiche attinenti a rapporti umani, all’amore vissuto ai tempi del web, aspetto questo in parte anche confermato dall’artwork, dove la conflittualità tra le giovani generazioni si confronta più che nel mondo reale in quello mondo virtuale. Alcuni brani tipo “Heart Undone” rappresentano delle conflittualità sentimentali che trasudano in maniera trasparente grazie alla espressività eccellente del cantato. Ciò che appare in effetti molto elevato in questo full length proposto è la convinzione di ciò che si sta facendo e del sentimentalismo compositivo trasmesso da tutta la band. Effettivamente qui si parla solo di alternative rock che, nella sua genesi, è uno stile che coinvolge la maggior parte dei giovani d’oggi che si trovano nelle più diverse situazioni e che indubbiamente riescono, grazie a questo tipo di musica, a ricevere nella maggior parte dei casi un chance in più per non pensare troppo ai problematiche personali ed esistenziali. Altri brani in cui prevale per la maggiore l’uso di elettronica sono prevalente concentrati sulla musica per i bravi ragazzi ma c’è anche spazio per gli amanti di quei balli che spesso si animano nelle feste odierne come nel caso di “Berlin”; leggermente più animato degli altri è forse “Angy” un brano dove prevale in un ‘alternanza tra drum ed elettronica, la voglia di andare contro tutta una serie di elementi e fattori che vogliono proibirci di fare o chiedere qualcosa. Orecchiabilissimo grazie anche all’effetto tastiera è l’ultimo brano “Home” che appare, nella sua movimentazione, un brano destinato a regalare delle forti emozioni a chi ama questo tipo di musica che, in un concentrato di pop, rock indi carica dance ha delle melodie che vanno a toccare i cuori dei più sensibili. Consiglierei questo disco per lo più ai giovani liceali che non amano il metal ma che amano i bei momenti e le emozioni che spesso, purtroppo, trovano più nel web e nei cellulari che nel mondo reale.

Track by Track
  1. Log In 50
  2. My Violet Rose 60
  3. Alive 60
  4. Heart Undone 60
  5. Right to the Fall 60
  6. Berlin 60
  7. Angy 60
  8. In Real Life 60
  9. World Collide 60
  10. Bright Star 60
  11. Home 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 08.05.2015. Articolo letto 2666 volte.

 

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