L.A.C.K. «Where Everything's Gone» (2015)

L.a.c.k. «Where Everything's Gone» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.05.2015

 

Visualizzazioni:
1335

 

Band:
L.A.C.K.
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Titolo:
Where Everything's Gone

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Acheron :: Vocals, All Instruments,Programming;

 

Genere:
Post Depressive Black Metal

 

Durata:
23' 24"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Depressive Illusions Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mono band questa dei L.A.C.K., capitanata da Acheron che, al suo esordio con questo “Where everything’s gone”, ci propone con un depressive Black Metal un lavoro totalmente pacato eseguito con chitarra acustica in arpeggio ma dai tratti assolutamente malinconici. Il primo dei tre brani proposti dal titolo “In hermetic Solitude” è un arpeggio semplice ma che trasporta subito l’ascoltatore su una dimensione oscura. E’ poi la volta del profondo “Wandering into Infinity” realizzato in totale depressione; il brano, dopo un inizio quasi insolito dato da una specie di conversazione al buio che poi assume connotati ben diversi, parte con un arpeggio che giunge da lontano ed è ripetuto all’infinito con un improvviso cantato al femminile in totale sintonia con l’esecuzione musicale che ben presto muta per trasformarsi in un lamento e in urla tetre da incubo che fregiano il brano in maniera meravigliosa; si ha l’impressone di veder sfuggire dalle proprie mano un qualcosa che piano piano si allontana sempre più in una luce soffusa ed in totale rallentamento che ben presto fa maturare l’idea di non poterla mai più vedere o trovare, proprio come una vita umana quando ci abbandona. Il brano, di quasi una decina di minuti, nel finale muta con l’aggiunta di un sound distorto e di una relativa ritmica in chiave black metal sempre contornato da terribili urla al femminile. Questo brano, essendo in sostanza quello maggiormente più compiuto per le caratteristiche del genere, offre in maniera esemplare la perfetta esecuzione ed espressività di Acheron e quindi dei LACK nel cimentarsi su un genere come questo. Il terzo brano proposto è una cover dei Nocturnal Depression intitolata “Host” che ci trasporta con un insolito vento seguito da un arpeggio con corale annesso il cui tocco personale dell’autore e la relativa interpretazione del brano, danno piena conferma dell’ottima capacità compositiva di questo artista ben percepita anche dalla lettura dei testi proposti.

Track by Track
  1. In Hermetic Solitude 80
  2. Wanderings Into Infinity 85
  3. Host 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 14.05.2015. Articolo letto 1335 volte.

 

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