Owl of Minerva «Bright Things Turn Gray» (2015)

Owl Of Minerva «Bright Things Turn Gray» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
17.05.2015

 

Visualizzazioni:
1989

 

Band:
Owl of Minerva
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Titolo:
Bright Things Turn Gray

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Nicola Mel :: Vocals, Guitars;
- Stefano Pagura :: Guitars;
- Francesco Forin :: Drums;
- Simone Carraro :: Bass;

 

Genere:
Alternative Rock / Metal

 

Durata:
46' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.02.2015

 

Etichetta:
Jetglow Recordings
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Alternative rock metal è il genere presentatoci dai padovani Owl of Minerva su questo primo lavoro dal titolo “Bright Things Turn Gray”, ben farcito grazie ad un sound potente e nello stesso tempo raffinato in grado di avvolgere appieno la malinconia caratterizzante i dieci brani proposti. Le tematiche trattate, pregne di malinconia, fanno riferimento ad una specie di viaggio che avviene nella mente dell’ascoltatore, basato su sentimenti e sensazioni, che tendono a sconvolgerne il cuore e la mente per stimolarli al punto tale da cercare nuovi orizzonti affinché non restino limitati e quindi vincolati alla semplicità che ci viene sempre offerta dalle apparenze. Il lavoro come detto è ben curato sia da un punto di vista del sound da cui ben traspare la capacità compositiva della band che dagli andamenti delle varie songs che spesso danno la sensazione di rimanere un po’ simili ma che comunque sono in grado di lasciare amplio spazio per la ricerca di emozioni e sensazioni. Il livello compositivo rimane sempre sulla stessa linea senza mai cedere o calare in situazioni insignificanti anche se l’album, in generale, manca di pezzi che diano complessivamente uno scossone a tutto il lavoro. Tra i brani proposti meritano ricordare “Crowl of Gold”, brano d’apertura con un intro delle chitarre e un relativo andamento ritmico che nel complesso trasmette una positiva sensazione; molto pacato nell’andamento ma capace di grande espressività musicale è “Distance” dove un’ottima esecuzione canora non tarda a sorprendere l’ascoltatore; brano che forse appare un po’ più aggressivo nei riff proposti è “Sender” dove soprattutto l’andamento finale dimostra che questa band, se vuole, può anche andare un attimo fuori dagli schemi offrendo un maggiore coinvolgimento; nuovo sentimentalismo pregno di espressività viene proposto da “The Kite” dove l’andamento collima alla perfezione con la variazione canora adottata da Nicola Mel; brano lento e riflessivo è “Your City by The Snow” svolto con una ritmica quasi tribale e le relative chitarre offrono un buon lavoro in acustico; bel pezzo anche il brano di chiusura “ Bright Things Tun Gray” vario nel genere che resta sempre espressivo al massimo e con una buona esecuzione strumentale sia nel lento che nel distorto. Un elemento apprezzabile di questa band è il fatto di essere riuscita a sviluppare un genere proprio senza la necessità di trarre ispirazione da altri, cosa alquanto rara in un genere come quello dell’alternative rock metal che ci propongono gli Owl of Minerva.

Track by Track
  1. Crowl of Gold 70
  2. Distance 65
  3. Bag of Stones 60
  4. Sender 70
  5. The Kite 65
  6. House of Birds Gone Mad 60
  7. Your City by the Snow 65
  8. The Lake 60
  9. The Well 65
  10. Bright Things Turn Gray 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 17.05.2015. Articolo letto 1989 volte.

 

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