Amore «La Seconda Volta» (2015)

Amore ĞLa Seconda Voltağ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.06.2015

 

Visualizzazioni:
1293

 

Band:
Amore
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Titolo:
La Seconda Volta

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giuseppe Tombesi alias PEPPE THE SINGERMAN :: Vox
Max Ruggeri alias DON :: Guitars
Jan Mozzorecchia alias JAN :: Guitars
Roberto di Rosa alias ROB*STAR :: Bass
Andrea Rabuini alias PADRE DIK :: Drums

 

Genere:
Rock'n'Roll

 

Durata:
57' 36"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Areasonica Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
La Suburbana
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Recensione

Mi dispiace, ma c’è ben poco da salvare in questo secondo album chiamato “La seconda volta” dei nostrani rockers chiamati Amore. Come avrete capito dai titoli delle canzoni, dell’album e della band, gli Amore amano il rock n roll tipo Motley Crue, quello sudato e che gli piace parlare di sesso e di godercisi la vita con moto e alcolici. Nulla in contrario in questo, sono un forte amante di questo tipo di musica.
Ma c’è una grossa differenza tra prendere ispirazione da queste bands anni 80 e dallo scimmiottarle. Tralasciando infatti la biografia pompata fino all’indecenza e la pur buona opener “Grosso Affare”, l’ascolto dei brani risulta prolisso per via di tanti brani che ricalcano solo gli stereotipi del glam rock e neanche tanto bene: va bene rendere i brani catchy e interessanti, ma questo non vuol dire ripetere i ritornelli all’inverosimile; inoltre, va bene che nel rock molto è stato detto, ma qua e là i brani si appoggiano a partiture più famose (Il ritornello di “Fallo” somiglia a “You shook me all night long” degli AC/DC, “Sotto un cielo stupendo” ricorda “Pensiero” dei Pooh ad esempio), i testi qua e là sono davvero una cosa imbarazzante (soprattutto nella quinta canzone e nel ritornello dell’undicesima) e merita una citazione a parte l’ambiguo testo della terza canzone, “Heavy Maria”, dove ditemi quel che volete, ma io quel testo non l’ho capito e non trovo chiaro se l’oggetto dei testi sia una tizia di nome Maria, la madonna, la marijuana, o se sono giochi di parole che le riguardano tutte e tre. Sarà anche un dettaglio, ma queste ambiguità distraggono dall’ascolto del brano. E stendo un velo pietoso sulla trashata della penultima canzone, ovvero la cover in versione rock di “L’Italiano” di Toto Cutugno.
Insomma: gli Amore ci provano e riprovano a essere cool, irresistibili e potenti come i loro numi tutelari, ma qui c’è eccessiva emulazione degli idoli, una vena compositiva che non è niente di che e che termina ben presto ciò che ha da dire, con poca chitarra solista, con dei riffs spesso poco originali, e soprattutto con un parlare di sesso che in questo disco non è sexy, irriverente o quantomeno divertente, ma solo volgare e frutto di una certa dose di trash da canzoncine tipo “Osteria numero mille”; lo si nota, questo, quando nell’ultima canzone il gruppo tenta una improbabile ballad strappa cuore. Dopo tanti testi superficiali e più da sagra paesana, sinceramente, stento a trovare credibile quel testo.
Mi spiace essere duro con questa band perché ognuno fa ciò che può, ma per me “La Seconda Volta” è solo un ripasso dei luoghi comuni sia musicali che attitudinali delle migliori bands di questo genere, e con tutte le buone bands glam e rock che abbiamo recensito sia dall’estero che dall’Italia, gli Amore non hanno chances.

Track by Track
  1. Grosso Affare 65
  2. Fallo 60
  3. Heavy Maria 60
  4. Sotto un cielo stupendo 60
  5. Colazione Pranzo Cena 50
  6. La Presa 55
  7. Il minimo del Guzzi 55
  8. Motoseghe 50
  9. Tua sorella 55
  10. Più bella del sole 50
  11. Bicchierini 45
  12. L’Italiano (Toto Cutugno Cover) S.V.
  13. È inutile che respiri 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
55

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 17.06.2015. Articolo letto 1293 volte.

 

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