Borealis «Purgatory» (2015)

Borealis «Purgatory» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.06.2015

 

Visualizzazioni:
1344

 

Band:
Borealis
[MetalWave] Invia una email a Borealis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Borealis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Borealis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Borealis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Borealis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Borealis

 

Titolo:
Purgatory

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Matt Marinelli :: Guitars, Vocals
Mike Briguglio :: Guitars
Sean Werlick :: Keyboards
Jamie Smith :: Bass
Sean Dowell :: Drums

 

Genere:
Dark Melodic Metal

 

Durata:
52' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.06.2015

 

Etichetta:
AFM Records
[MetalWave] Invia una email a AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di AFM Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di AFM Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

È raro, anzi rarissimo che un album di metal moderno possa piacermi. Tra ritornelli emo pop spacciati per “aperture melodiche”, triggers e ritocchi al pro tools che gonfiano improbabilmente la musica e quant’altro, poche volte ho trovato qualcosa che davvero mi piacesse. Il terzo “Purgatory” dei canadesi Borealis potrebbe essere un di questi esempi.
Parliamoci chiaro: teoricamente questa band sarebbe un ibrido tra del metal moderno e un heavy metal più tradizionale, ma descrivere la musica in questo modo è riduttivo, perché è necessario ascoltare quest’album per capire di cosa si parla. Personalmente, non ho potuto non farmi ammaliare dalla incredibile (e migliore) “Destiny” che cita addirittura i Sentenced ammodernati, o dall’accoppiata più tipicamente heavy metal data da “Past the veil” e “From the ashes”, ma anche “Welcome to Eternity” stupisce, con una fuga strumentale incredibile. Altrove è “Rest my child” a far capire di cosa sono capaci i Borealis, con una ballad tutt’altro che melensa e acquosa, e a tratti compare anche un certo qual feeling alla Metallica, come si sente anche nella quinta canzone. In generale è tutto l’album che stupisce e che non compie un solo passo falso, riuscendo con perizia e senza mai strafare in ciò che tanti loro colleghi provano a fare (senza riuscirci): coniugare il metal classico con sonorità moderne. E ci riescono alla grande, con una serietà, una maturità e una competenza impressionanti.
Che dire: “Purgatory” è un jackpot, mostra una band in assoluto stato di grazia e che merita davvero tanto. Raccomando almeno un ascolto (per non dire che l’acquisto obbligatorio) a qualsiasi amante del metal, compreso quello più old school. È vero: di cd spazzatura nel metal moderno ne escono eccome, ma i Borealis sono la prova che anche questo genere, se non votato alla commercialità, può risultare affabile e ben riuscito. Magnifico!

Track by Track
  1. Past the veil 85
  2. From the ashes 85
  3. The chosen one 80
  4. Destiny 95
  5. Darkest sin 80
  6. My peace 80
  7. Place of darkness 75
  8. Welcome to eternity 85
  9. Sacrifice 80
  10. Rest my child 85
  11. Purgatory 85
  12. Revelation 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 30.06.2015. Articolo letto 1344 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.