Nasty Whores «Nasty Whores» (2014)

Nasty Whores «Nasty Whores» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
06.07.2015

 

Visualizzazioni:
933

 

Band:
Nasty Whores
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Titolo:
Nasty Whores

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
dUKEq - Voice+Guitar
Trixy TH - Lead Guitar
Rob RoleX - Drums
Bobby Big SHOW – Bass

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
48' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A circa a tre anni dall’uscita del primo disco “Get on Your Knees”, i marchigiani Nasty Whores tornano a farsi sentire prepotentemente con il loro nuovo disco omonimo targato Sleaszy Rider Records.
Se la band poteva aver già convinto molto nel primo lavoro, con questo disco arriva la conferma della solidità e del valore di questi ragazzi che, con il loro Hard ‘n’ Heavy ci portano indietro di qualche decennio con sonorità tra Iron Maiden, Judas e Van Halen.
Nulla di innovativo ne particolarmente fresco, ma di sicuro siamo di fronte ad una band che ha trovato la propria dimensione, che con pochi fronzoli ci presenta musica d’impatto, ben composta e decisamente molto “in your face”, che non può mancare in certe formazioni. I dieci pezzi scorrono tutti molto bene, tra un riff tirato, fraseggi melodici e armonizzazioni, un raddoppio di batteria e un assolo al fulmicotone non si può non apprezzare il lavoro che mette in mostra una grande preparazione tecnica della band come singoli, una composizione di altissimo livello capace di lasciare il segno e un’ottima capacità di trovare soluzioni molto travolgenti che non passano inosservate e che riescono veramente ad entrare in testa, anche se ogni tanto si cade nel tranello del “ma questa dove l’ho già sentita”.
Una nota di merito speciale va a mio avviso alla performance canora e a Trix per le linee di chitarra veramente impeccabili.
Purtroppo qualche piccolo appunto sulla produzione va fatto; non passano inosservate infatti alcune imprecisioni ritmiche e melodiche, passaggi di basso che risultano un po’ forzati oltre ad un artwork che, sinceramente, poteva essere curato di più per garantire una prima impressione più accattivante.
Tutti appunti che comunque non pesano sul giudizio finale del lavoro che conferma tutte le potenzialità di questa ottima band, assolutamente da tenere sottocchio.

Track by Track
  1. Burning In Hell 75
  2. Get On Your Kness 70
  3. Bad Boy 70
  4. Broken Heart Never Dies 70
  5. Wild Star 70
  6. Hell Train 75
  7. Fever 75
  8. Dead Or Alive 70
  9. Take My Heart 70
  10. Rebel In Heaven 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Dust » pubblicata il 06.07.2015. Articolo letto 933 volte.

 

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