Solar Flares «Variation in Brightness» (2015)

Solar Flares «Variation In Brightness» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
20.01.2016

Band:
Solar Flares

Titolo:
Variation in Brightness

Nazione:
Italia

Formazione:
- Albricci Gian Luca :: Bass;
- Lego Fausto :: Lead and backing vocals, keyboards;
- Moioli Enrico :: Lead and Rhythm Guitars;
- Terzi Fabio :: Lead and Rhythm Guitars
- Zucchelli Manuel :: Drums;

Genere:
Prog-Power Metal

Durata:
44' 40"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2015

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ben si presenta questo lavoro d’esordio dei bergamaschi Solar Flares intitolato “Variation in Brightness” un sei tracce strutturato su power progressive metal all’interno del quale traspare ottimamente il buon connubio strumentale tra i membri della band; il sound è nitido, cristallino, le ritmiche sono avvolgenti così come anche i riff che riescono ottimamente a ricondursi nell’ambito prog metal appartenente, se vogliamo, ai primi Dream Theater; le sei tracce del platter, di durata medio lunga, scorrono bene senza apparire mai noiose e monotone. Interessanti nelle dinamiche di sviluppo musicale dei brani anche l’apporto di alcuni effetti creati dal synth; una drum ribelle è quella che emerge dall’ascolto di ogni singolo brano, mentre incredibilmente virtuosi appaiono i lead solo della chitarra e le ballate effettuate dal synth. Primo brano ascoltato è “The Lying Games” una sorta di etichettatura della band che parte subito con una galoppata tra power e heavy metal sensazionale e ricca di variazioni oltre che estremamente dinamica; il successivo “No More Tears to Cry”, brano di oltre dodici minuti di ascolto, è dedicato particolarmente a lunghe ballate pregne di atmosfere che variano in maniera incredibile generando un insieme di variazioni sia ritmiche che strumentali come si evince anche nella sua seconda metà dove si assiste, dopo uno stacco in lead di chitarra, ad una trasformazione quasi integrale generalizzata dal lavoro in pianoforte unificato al basso e alla chitarra. Segue “I Can’t bear It” dall’apertura quasi sinfonica dove emerge una onesta performance vocale unificata da un contenuto ritmicamente e musicalmente meno intenso rispetto a precedenti brani; con la successiva “Sprouting Wings” si assiste ad uno strumentale realizzato con il solo basso; segue “We Are Flying High” che apre con un nuovo intro in basso coadiuvato dall’esecuzione in synth a cui vanno ad aggiungersi anche una ritmica mista tra heavy e symphonic; il brano, grazie alla sua nitidezza, lascia ben trasparire il lavoro di ogni singolo strumentista che si rileva ottimale; “I’M Learning to Fly” pare omaggiare con la sua apertura progressive i Dream Theater; il brano offre una sorta di successiva carrellata di momenti singoli lasciati all’interpretazione degli strumentisti nei loro ruoli musicali realizzati con un motivo di basso appoggiato da un violino, una successiva interpretazione del synth e in conclusione un efficace lead solo. Il disco è piacevole nei contenuti e risulta complessivamente ben fatto. Sentiremo sicuramente ancora parlare dei Solar Flares per altre future e brillanti performance.