The Mild «Left To Starve» (2015)

The Mild ĞLeft To Starveğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
13.02.2016

 

Visualizzazioni:
734

 

Band:
The Mild
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Titolo:
Left To Starve

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alessandro Cossu :: Drums;
- Andrea Alfier :: Bass Guitar;
- Vanny Piccoli :: Guitar/Vocals;

 

Genere:
Grindcore / Hardcore

 

Durata:
9' 49"

 

Formato:
Vinile 7"

 

Data di Uscita:
07.11.2015

 

Etichetta:
Assurd Records
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Feet Under Records
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Roaring Shit Storm Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I The Mild sono una band proveniente tra Treviso e Venezia, specializzata nel genere Grindcore Hardcore, che ci presenta questo 7’’ pollici intitolato “Left To Starve”, un sei tracce per la durata inferiore ai dieci minuti di ascolto che convince sino ad un certo punto; il suond, estremizzato al punto giusto non lascia ben comprendere i vari passaggi ritmici eseguiti, probabilmente a causa di una non troppo perfetta produzione del disco; i distorti infatti risultano cupi e poco brillanti, anche la parte vocale, aggressiva come dovuto, si rileva quasi un po’ lontana rispetto ai toni degli strumenti. “The Dirac Sea” apre questo lavoro, l’aggressività c’è tutta, per carità, ma l’ascolto lascia un po’ a desiderare; andature a trapano e alternanze grindcore decretano nel complesso la corretta esecuzione del brano; segue “Limbus”, altra innata esasperazione strumentale, aggressiva al punto da non lasciare ben comprendere la genesi del brano; segue “Nemesis”, un po’ alla Brutal Truth se vogliamo esagerare, dove questa volta a non risultare nitidi sono i blast forgiati dietro le pelli che lasciano prevalere maggiormente il sound della chitarra; “Convicted” lascia ben sperare all’inizio ma ben presto il suono della batteria non si rileva ottimale; “Left to Starve” un prolungato rumore del tutto inopportuno che anticipa il conclusivo “Thresholds” esasperato a dovere e probabilmente il pezzo migliore del disco. Indubbiamente di cose da fare ce ne sono molte per questa band a cominciare dal miglioramento della produzione e della cura di alcuni passaggi strutturali dei brani che indubbiamente, se più curati, avrebbero reso nettamente migliore questo lavoro.

Track by Track
  1. The Dirac Sea 55
  2. Limbus 50
  3. Nemesis 50
  4. Convicted 50
  5. Left to Starve S.V.
  6. Thresholds 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 45
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
54

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 13.02.2016. Articolo letto 734 volte.

 

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