Annihilationmancer «Precursor of Destruction» (2016)

Annihilationmancer «Precursor Of Destruction» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
19.03.2016

Band:
Annihilationmancer

Titolo:
Precursor of Destruction

Nazione:
Italia

Formazione:
- Bruno Masulli :: All Instruments;

Genere:
Thrash Metal

Durata:
24' 36"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2016

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Dopo un periodo di stand by torna all’attacco il progetto degli Annihilationmancer, one man band napoletana specializzata in Thrash metal per deliziarci con una muraglia di suono folle e tecnico allo stesso tempo. Il lavoro di questo Ep a cinque tracce intitolato “Precursor of Destruction” , è sostanzialmente tutto eseguito da Bruno Masulli che suona sia la chitarra che il basso occupandosi anche della parte cantata; per quanto concerne la ritmica si è avvalso di una drum machine. Tre dei cinque brani racchiusi in questo Ep sono sostanzialmente degli arrangiamenti di alcune vecchie song mentre gli altri due sono in sostanza una cover dei Kreator “Tormentor” e un brano inedito. Primo dei cinque brani dell’Ep è “Unpunished Massacre Messiah”, brano di cui esiste anche un video che richiama enormemente il vecchio thrash anni ’80, il brano è accattivante, apre con un riff aggressivo su cui parte in maniera intensa tutta la successiva architettura del brano sempre ottimamente eseguita. E’ poi la volta di “ Impoverishment God Existence”, altro riff grezzo e aggressivo in apertura che ci riporta indietro nel tempo; il brano, anche se in sostanza è stato riarrangiato, rileva sempre un certo fascino che ricorda moltissimo i tempi in cui il thrash imperava in maniera significativa in tutte le classifiche. Il successivo “Failed Creation” continua la caratteristica muraglia sonora tagliente come un bisturi e dall’ incredibile effetto; segue “Sentenced of War”, brano inedito del 1993, breve ma dall’effetto incredibilmente potente e trascinante che ci conduce alla conclusiva cover dei Kreator “Tormentor” forse più incisiva dell’originale per la sua aggressività. Come preannunciato, mentre ci godiamo l’ascolto di questo buon Ep, attenderemo il successivo primo e vero lavoro di questa band.