Shapeless Sphere «Shieldead» (2016)

Shapeless Sphere «Shieldead» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
19.03.2016

 

Visualizzazioni:
1434

 

Band:
Shapeless Sphere
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Titolo:
Shieldead

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Filip Ribic :: Voice;
- Giona Trame :: Lead Guitar;
- Massimiliano Novak :: Rhythm Guitar;
- Eddie Maffezzoli :: Bass;
- Oles Deyneka :: Drums;

 

Genere:
Experimental Death-Groove Metal

 

Durata:
33' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.02.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Debutto per i Shapeless Sphere, band nostrana che ci presenta questo otto tracce intitolato “Shieldead” realizzato su un experimental death groove metal, come ama definirlo la stessa band. Dall’ascolto emerge sin da subito una certa flagranza nel sound che appare ben disposto nell’apparato ritmico offrendo refrain buoni e allo stesso tempo appaganti, mentre la parte cantata risulta sdoppiata tra un growl non troppo incisivo e una sorta di scream che in definitiva appaiono entrambi collimare con il livello di questo lavoro. Dopo l’intro “Intro” il primo brano è “Drone Hunter” che apre con un’andatura molto ritmata ma complessivamente non troppo aggressiva; discreto il lavoro delle chitarre dinamico e mai sotto livello; “Coward’s Fate” si mostra ritmicamente galoppante sin da subito con un lavoro iniziale di matrice sperimentale che poi prende la piega di un più che percepibile groove misto a death lasciando comunque l’andatura del brano sempre sullo stesso livello moderato. Successivo è “Anomaly” più grintoso e dinamico rispetto ai precedenti, offre all’ascoltatore la possibilità di una supplementare quanto più diretta sonorità dalle andature più accelerate; i riff della chitarra e la stessa ritmica paiono sempre discretamente eseguite; è poi la volta di “Broken Symmetry” orientato su un assetto più death metal dalle ritmiche lente ma non troppo fantasioso da un punto di vista creativo; sempre discreta è in ogni caso la parte cantata nell’ormai nota modalità sdoppiata. L’ascolto prosegue con il successivo “Morph”, un brano che sin da subito appare prettamente groove come impostazione sia sonora che ovviamente cantata; ritmicamente si va tra alti e bassi: momenti più armonici si alternano ad altri quasi sempre ritmicamente semplici nell’elaborazione ma raramente azzardano puntate di matrice Death Metal; Il brano “End of Matter” ci offre finalmente uno spaccato più Death Metal a riprova che in definitiva la band sa anche gestirsi momenti maggiormente tirati rispetto ai contesti ritmici semplici a cui sin ora ci aveva abituati. Conclude il lavoro “The Maze”, brano con contenuti nuovamente più death metal, quasi a ricordarci un po’ i Gorefest di False del lontano 1992, non troppo esasperato ma dall’effetto complessivamente piacevole nei contenuti. Il lavoro si sviluppa in contesti moderati e mai troppo fantasiosi ad altri un po’ più elaborati che in definitiva rendono questo lavoro, al di là della più che buona produzione alle spalle, un disco apprezzabile nei contenuti

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Drone Hunter 70
  3. Coward's Fate 70
  4. Anomaly 65
  5. Broken Symmetry 60
  6. Morph 65
  7. End of Matter 70
  8. The Maze 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 19.03.2016. Articolo letto 1434 volte.

 

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