Nasty Farmers «The Strawman Fallacy» (2016)

Nasty Farmers «The Strawman Fallacy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
25.07.2016

 

Visualizzazioni:
1009

 

Band:
Nasty Farmers
[MetalWave] Invia una email a Nasty Farmers [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Nasty Farmers

 

Titolo:
The Strawman Fallacy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Coletti :: Vox, Guitar
Luca Sestini :: Drums
Giovanni Coletti :: Guitar, Keys
Alessandro Bartoli :: Bass, Choir

 

Genere:
Rock / Hard Rock / Stoner / Grunge / Alternative

 

Durata:
35' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.02.2016

 

Etichetta:
Thisiscore Label
[MetalWave] Invia una email a Thisiscore Label [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Thisiscore Label [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Thisiscore Label [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Thisiscore Label

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion
[MetalWave] Invia una email a PR Lodge Music Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di PR Lodge Music Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di PR Lodge Music Promotion

 

Recensione

Veramente bello questo secondo album dei Nasty Farmers da Pontedera, che in 35 minuti ci propongono un’abile miscela di rock, stoner, alternative e un pizzico di grunge, il tutto in dosi variabili da canzone a canzone.
Se infatti la copertina non sembrava invogliarmi in quanto troppo scura e invero non molto significativa, basta ascoltare l’opener “Nastyville” per capire che a questi ragazzi piacciono i Queens of the Stone Age, ma non li imitano, bensì li rileggono in una versione molto meno stoner e decisamente più aperta, a volte perfino semiacustica, ma è dalla seconda canzone fino alla settima compresa che i NF non sbagliano un colpo, infilando prima un trittico di canzoni rock proprio nello stile dei QOTSA, e poi mostrando le influenze blues che piano piano nell’album prendono il sopravvento, fino ad arrivare al puro blues/rock di “Ugly toro”, continuando con l’alternative di “Faulty reason” e con la ballad “Green Coat”. Ho solo trovato fuori posto la conclusiva “Low gravity”, visto che invece di un altro brano lento avrei preferito un’altra sparata stoner rock, giusto per far finire il brano con quella botta di adrenalina in più che ti invoglia a risentire subito l’album, o quanto meno mettere un brano così prima dell’ultima canzone.
In conclusione, nonostante il piccolo appunto trovato in chiusura, “The Strawman fallacy” è un album che convince e appassiona per il fatto che le canzoni sono il frutto di più influenze musicali molto ben amalgamate, dove la band sa avvalersi di più stili compositivi e dosarli con perizia nei brani. Un album molto consigliato all’acquisto se amate lo stoner un po’ alternative dei Queens of the Stone Age, e praticamente da avere se amate la faccia più leggera di questo genere musicale e meno soffocata da chitarroni con riverberi, big muff e fuzz. Personalmente, l’ho gradito moltissimo. Avanti così, a tutta birra.

Track by Track
  1. Nastyville 80
  2. Woodman 80
  3. Bugsy driver 85
  4. Bottom Dog 80
  5. Strawman 85
  6. Ugly toro 80
  7. Faulty reason 85
  8. Green coat 80
  9. Low gravity 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 25.07.2016. Articolo letto 1009 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.