Beerzerker «Beer Blood and Blasphemy» (2016)

Beerzerker «Beer Blood And Blasphemy» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
24.11.2016

Band:
Beerzerker

Titolo:
Beer Blood and Blasphemy

Nazione:
Italia

Formazione:
- Francesco :: vocals;
- Marco :: guitars;
- Pietro :: bass;
- Alberto :: drums;

Genere:
Alcoholic Metal

Durata:
17' 39"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2016

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I partenopei Berserker ci presentano questo primo Ep intitolato “Beer, Blood and Blasphemy” incentrato su uno stile metal definito dalla stessa band Alcoholic Metal ed ispirato dal particolare stile misto tra sludge, death e hard rock che vedono confluire in queste cinque tracce tutte le influenze dei singoli membri. Dopo qualche cambio di line up ed assidue partecipazioni ad eventi live, l’ultimo dei quali l’Embrancing Europe pt. 2, il quartetto napoletano decide di chiudersi in studio e registrare questo lavoro. Sotto un profilo musicale, il sound appare un po’ aspro e spigoloso, forse a tratti un po’troppo rassegnato poiché incentrato su partiture decisamente moderate, ma pur sempre energiche nei contenuti; la parte vocale è invece ben confacente al genere suonato forgiando una sorta di scream misto a growl convincente nella proposizione. Primo brano dell’Ep è “Beer Blood and Blasphemy”, brano che riporta lo stesso titolo di questo lavoro, e che nonostante l’energia trasmessa, risulta un po’ statico e non troppo fantasioso nell’elaborazione; segue il successivo “From Behind”, un brano all’interno del quale si ravvisa in maniera più marcata quella componente hard rock mista a Sludge capace di offrire un risultato tutto sommato soddisfacente; sempre ottima la parte cantata nelle alternanze ritmiche del brano; segue la successiva “Beerzerker”, un brano moderato che non offre in definitiva molti spunti strutturali fantasiosi; il suono sin troppo irruento della chitarra in un riff pastoso non poco, segna l’apertura della successiva “Slapper”, brano forse più dinamico del platter; si giunge alla conclusione con “Slum Drunk” un brano decisamente divertente per le alternanze ritmiche decisamente più prevalenti rispetto ai suoi predecessori. L’Ep, un lavoro d’esordio, indubbiamente dà prova della volontà della band che riesce a dimostrare al meglio il proprio estro che in definitiva non manca, ma che va necessariamente perfezionato.