Bolgia Di Malacoda «La Forza Vindice della Ragione» (2016)

Bolgia Di Malacoda ĞLa Forza Vindice Della Ragioneğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
05.12.2016

 

Visualizzazioni:
1203

 

Band:
Bolgia Di Malacoda
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Titolo:
La Forza Vindice della Ragione

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ferus - voce
Diego Di Palma detto il Lotti - basso
Michele Rose detto il Vanni - batteria
Alessandro Rocchi detto il Pacciani - chitarra
Carlo Settembrini detto Nesi Lorenzo in corte d'assise - chitarra

 

Genere:
Rock Metal Alternativo

 

Durata:
41' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

I Grossentani Bolgia di Malacoda nascono nel 2010 dalla mente di Ferus, artista, cantante e compositore. I continui cambi di Line Up rendono il percorso artistico della band lento e tortuoso ed è solo a distanza di tre anni che esce fuori il primo demo ufficiale "A un metro da Decebalo". Il 2014 sarà l'anno in cui la band andrà in contro ad un nuovo cambio di Line Up ma questa volta la band decide di non farsi condizionare dagli eventi e nel 2015 inizia a gettare le basi per quello che sarà il secondo album pubblicato a Gennaio del 2016 "La forza vindice della ragione". Un disco collocabile nelle file di un Alternative Metal contornato in alcuni casi da ventaure black, conplice una struttura ritmica scura e una basso corposo tutto ben amalgamato da una voce imperiosa che riesce a dare il giusto calore a tutto il progetto, tutte caratteristiche che riscontriamo in alcuni brani come "Malaconda", "Bimba Mia". I Bolgia di Malacoda riescono a increspare l'atmosfera regalandoci un barlume lievemente chiaro generato da chitarre che riescono a graffiare il sound rendendolo ruvido e meno darkeggiante "Attent'al prete", "Introspettiva d'Ottobre".NOn mancano le idee più adrenaliniche ed energiche che la band include ad esempio nella bella traccia "Cosi passa la gloria del mondo". I Bolgia di Malacoda dimostrano che si possono ottenere buoni anche senza seguire una linea convenzionale o predefinita, insomma le classiche bands che hanno voglia di scoprire i propri limiti. Buona prova per questi ragazzi.

Track by Track
  1. Inno a Satana 65
  2. Nel dubbio vedo nero 65
  3. Malacoda 70
  4. Bimba Mia 60
  5. Adremoida 65
  6. A un metro dal Decebalo 70
  7. Attent'al prete 70
  8. Introspettiva d'Ottobre 65
  9. Cosi passa la gloria del mondo 75
  10. Le lune storte 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Led » pubblicata il 05.12.2016. Articolo letto 1203 volte.

 

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