Dave Shadow «Me Myself And I» (2016)

Dave Shadow «Me Myself And I» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
06.12.2016

Band:
Dave Shadow

Titolo:
Me Myself And I

Nazione:
Italia

Formazione:
Dave Shadow :: All Instruments

Genere:
Rock

Durata:
40' 16"

Formato:
CD

Data di Uscita:
04.03.2016

Etichetta:
JL Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Disco solista a nome Dave Shadow per questo ragazzo (credo) di Roma, che dopo aver già dedicato le sue energie a My Sixth Shadow e Black Deep White, decide di proporci ulteriore materiale da farci sentire, e per questo ci troviamo a recensire il suo primo disco solista chiamato fin troppo chiaramente “Me, Myself and I”, dove il nostro Dave fa un album Rock un po’ in stile Gothic Rock e un po’ in stile Swedish Rock, per 9 canzoni e 2 covers, facili da sentire e spalmate su 40 minuti di musica, uscito per la JL Records.
E com’è l’album? Ma in poche parole, ascoltabile, ma si sente che è solo un side project fatto con la drum machine e anche un po’ di fretta. Per intenderci, in questo album i brani scorrono tutti piacevolmente, senza intoppi e in maniera simpatica, con anche alcuni highlights come “Hellody”, la più swedish rock di tutte, o “Queen of fools”, o “Mephisto”, tipico brano più goth che rock che sembra fatto apposta per essere la traccia per dei remix con beats e quant’altro. Il problema è che a parte la sostanziale bontà del prodotto, manca una lavorazione ulteriore che avrebbe reso questi brani più lavorati e quindi meglio riusciti; in altre parole, spesso ascoltiamo dei brani con delle linee melodiche belle, ma dai cui non ci si muove mai troppo, senza assoli rilevanti o qualche idea in più, con una drum machine che suona bene ma troppo generica e lineare nei patterns, e coi brani che finiscono anche un po’ nel nulla, come se a parte la linea melodica Dave Shadow faccia fatica a strutturare il resto.
Insomma: “Me, myself and I” è un disco onesto e non certo brutto, ma che alla fine è pur sempre solo un side project di sfogo, un’ottima base su cui costruire un buon di album, ma che così com’è non è altro che un buon album abbozzato. Acquistabile dai completisti del Gothic Rock e nulla più.