UfosonicGenerator «The Evil Smoke Possession» (2016)
Recensione
Otto brani all’interno dei quali si assapora appieno il gusto dell’hard rock settantiano, non privo di numerosi contesti doom, è in pratica la proposta degli Ufosonic Generation con il loro moniker intitolato “The Evil Smoke of Possession”, un disco recentemente uscito per la Minotauro Records. L’ascolto si suddivide tra l’alternanza di brani più tendenti all’hard rock ‘70 con altri maggiormente incentrati sul doom metal tanto da ricordarci band come i grandi Black Sabbath e Cathedral non privi di contesti cupi e sonorità oscure dall’effetto decisamente originale che non manca di far rivivere all’ascoltatore brezze musicali d’altri tempi. Ben fatti appaiono anche i cambi ritmici forgiati soprattutto nell’ambito più hard nonostante la loro più che apprezzabile soluzione strumentale. L’apertura del disco è affidata a “A Sinful Portrait”, un brano dal sapore tipicamente rock anni ’70 all’interno del quale i creativi riff e la semplice sonorità offrono lo spunto per condurre l’ascoltatore in un viaggio nel mondo della musica hard rock passato; segue “Anapest”, che si contestualizza su un riff d’apertura dal sapore quasi prog ma che in realtà si scopre poi per dare spazio ad un doom della migliore matrice storica della musica; non da meno neanche il successivo “At Witches’ Bell”, un brano tipicamente doom alla Black Sabbath dei tempi migliori; “Master of Godspeed” è elettrizzante per la sua particolare andatura dinamica, quasi ai limiti dell’impulsivo; un momento di pacatezza introduttiva non troppo raffinato è affidato ad un acustico in arpeggio per “Meridian Daemon”, un brano che dopo poco cambia direzione per orientarsi sul migliore hard rock doom che non si ascolta da tempo; i successivi “Silver Bell Maedows”, tipicamente doom il primo, lento ma non noioso nei contenuti e il successivo “Mowing Devil”, una carica di doom metal più intensa e moderata in alternanza nei contenuti, vanno ad anticipare il conclusivo “The Evil Smoke Possession”, all’interno del quale all’andatura doom introduttiva va a prendere corpo un metal decisamente spinto dove la buona voce che ha accompagnato tutti i brani sin d’ora ascoltati, si contestualizza su profili significativamente particolari e inaspettati. Un lavoro coerente con la linea musicale doom metal, originale in diversi passaggi, ma decisamente radicalizzato su un sound che non smetterà mai di affascinare.
Track by Track
- A Sinful Portrait 70
- Anapest 75
- At Witches’ Bell 70
- Master of Godspeed 70
- Meridian Daemon 70
- Silver Bell Maedows 70
- Mowing Devil 75
- The Evil Smoke Possession 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Wolverine » pubblicata il 12.01.2017. Articolo letto 1174 volte.
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