Coffin Surfer «Rot A'Rolla» (2017)

Coffin Surfer ĞRot A'rollağ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
27.01.2017

 

Visualizzazioni:
778

 

Band:
Coffin Surfer
[MetalWave] Invia una email a Coffin Surfer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Coffin Surfer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Coffin Surfer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Coffin Surfer [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Coffin Surfer

 

Titolo:
Rot A'Rolla

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Pica :: voice;
- Vale :: guitar;
- Raff :: bass;
- Balbo :: drums;

 

Genere:
Grindabilly

 

Durata:
12' 19"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Decisamente interessante questo Ep dei Coffin Surfer provenienti dalla provincia di Bologna che miscelano death metal, grind, rock’n’roll e surf rock dando luogo ad un divertente quanto ironico contenuto delle cinque tracce pressate nell’Ep intitolato “Rot a Rolla”. Anche se l’artcover ricorda un po’ i recenti Gruesome, merita menzionare il fatto che tra le fila della band è presente alla chitarra la bravissima Valentina Calvelli che fa divertire non poco con i suoi spensierati riff e le sue altalenati ritmiche. I brani risultano complessivamente suonati con criterio e con un certo spessore compositivo; ottimo il growl - scream al microfono che in alcuni casi ci ricorda un Chris Barnes con i Six Feet Under e le andature della batteria che non risultano mai estremizzate ma assolutamente confacenti con i generi richiamati. Spiazzante l’apertura dell’Ep affidata al brano “Nutria”, dalle andature prettamente rock blues pregne di groove poi proiettate in un contesto grind death metal alla Tourture Killer, tutto da ascoltare e contemplare! A seguire “Headless Chicks Rodeo”, brano dalla ritmica semplice dove a fare la differenza, al di là dell’ottimo sviluppo ritmico complessivo fatto di non pochi stop’n’go, è l’ottimo gutturale sprigionato in puro Gridcore; è poi la vota di “Saint Fetus” track di Death Metal cattivo e acerbo non poco, dove a fare la differenza è nuovamente la ritmica che va ad abbracciare al meglio le correnti citate in apertura; si prosegue poi con la successiva “Escape from India” venti secondi di puro grind che anticipano il conclusivo “Deathroll”, altra perla della band da ascoltare e riascoltare nel bene e nel male. Un Ep sensazionale su cui chiniamo il capo chiedendo quanto prima a questa sorprendente band l’uscita di un primo full lenght.

Track by Track
  1. Nutria 85
  2. Headless Chicks Rodeo 80
  3. Saint Fetus 80
  4. Escape from India 80
  5. Deathroll 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 27.01.2017. Articolo letto 778 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.